Ramsey maledizione: i suoi gol un presagio, morto l’attore Rickman

La maledizione di Ramsey

La chiamano la Maledizione di Ramsey e se non si fosse persone dotate di spirito critico e razionale ci sarebbe quasi da crederci: ogni volta che il centrocampista dell’Arsenal segna muore qualcuno di famoso. Ieri nella gara di FA CUP contro il Liverpool terminata 3-3 il centrocampista dei Gunners Aaron Ramsey ha siglato al ’14 la rete dell’1-1. Oggi l’attore londinese Alan Rickman si è spento all’età di 70 anni.

Una lunga scia di strane coincidenze, con uno degli ultimi inquietanti accostamenti, tra una rete del gallese e una notizia di cronaca nera, che era capitata a cavallo del 10 e 11 gennaio con il gol nel 3-1 al Sunderland del Gunner e la scomparsa di David Bowie poche ore dopo, nella notte. Come detto, non è la prima volta che succede qualcosa del genere, addentriamoci nei precedenti e sfatiamo (in parte) questa leggenda metropolitana.

Aaron Ramsey segna e qualcuno di famoso muore il giorno dopo, sembra uno scherzo di cattivo gusto ma il fato ha accostato alle reti del gallese diverse scomparse celebri. Era successo nel 2011 ben tre volte: il 1 maggio prima della morte del terrorista Bin Laden, l’11 ottobre con quella di Steve Jobs (CEO Apple) e infine il 18 ottobre con Gheddafi, il tiranno libico. L’11 febbraio 2012 è stata la volta della compianta cantante americana Whitney Houston (peraltro sempre contro il Sunderland). A seguito della rete del 15 maggio del 2013 è scomparso il dittatore Jorge Videla (gol al Wigan) mentre 24 ore dopo aver insaccato contro il Cardiff, il 30 novembre 2013, si dice addio all’attore statunitense Paul Walker, vittima di un incidente stradale. Gli ultimi casi in ordine di tempo avvennero il 10 agosto 2014 con la rete contro il Manchester City e il suicidio di Robin Williams e il 6 dicembre 2014 (Stoke City) con Mango. Si arriva poi alla scomparsa di David Bowie, poche ore dopo il gol di Ramsey contro il Sunderland.

CHIAMA LA FIGLIA COME L’ARSENAL, AL CONTRARIO

Seppur di inquietante fascino, questa maledizione è fine a se stessa e tale deve rimanere. In realtà, Ramsey – pur non essendo un goleador – ha dalla sua 21 reti negli ultimi cinque anni e non in tutti i casi si è registrata una morte celebre. Per di più, molte celebrità (non solo sportive), sono state letteralmente distrutte dalla fama di porta sfortuna. Speriamo che non si calchi troppo la mano contro un ragazzo colpevole solo di un’inverosimile (ma vera) coincidenza.

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