Raffaele Cantone, chi è il nuovo commissario anticorruzione? Biografia del PM

Raffaele Cantone è il nuovo commissario anticorruzione, voluto dal premier Matteo Renzi a capo dell’Autorità Nazionale che si occupa del fenomeno. Magistrato napoletano da anni impegnato nella lotta alla criminalità organizzata, sotto scorta dal 2003, Cantone ha ricevuto il plauso da tutte le forze politiche e le istituzioni: un nome noto per la caparbietà con cui ha sconfitto i clan dei Casalesi grazie alle inchieste e ai processi che ora passa a un ruolo delicato, quello della presidenza dell’anticorruzione in un Paese come l’Italia in cui il fenomeno è endemico.

Nato a Napoli nel 1963 ma cresciuto a Giugliano, Cantone entra in magistratura nel 1991 a 28 anni rimanendo come procuratore presso il Tribunale di Napoli fino al 1999. In quell’anno passa alla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo campano rimanendo fino al 2007.

Negli anni alla Dda si occupa di camorra e in particolare delle indagini che riguardano i Casalesi, arrivando a processo dove ottiene le condanne all’ergastolo per il boss Francesco Schiavone, detto Sandokan, e per gli altri capi del clan, Francesco Bidognetti, detto Cicciotto ‘e Mezzanott, Walter Schiavone, detto Walterino, Augusto La Torre, Mario Esposito e molti altri. Nel corso della sua attività si occupa anche delle infiltrazioni camorristiche nel resto d’Italia e all’estero, arrivando a scoprire una cella criminale in Scozia dove i latitanti del clan riciclavano e reinvestivano i proventi illeciti in arrivo da diversi paesi europei.

Sotto scorta dal 2003, quando venne scoperto un attentato ai suoi danni organizzato dalla camorra, nel 2007 passa al Massimario, l’ufficio della Corte di Cassazione che si occupa di riassumere il principio di diritto affermato nella sentenze permettendo così la consolidazione della giurisprudenza della corte.

Presidente Onorario del Presidio di Libera di Giugliano in Campania, il 18 giugno 2013, viene scelto dall’ex premier Enrico Letta per far parte della task force per l’elaborazione di proposte in tema di lotta alla criminalità organizzata.

A novembre 2013 vorrebbe tornare all’attività inquirente, chiedendo al CSM la nomina a procuratore aggiunto presso la Procura del nuovo Tribunale di Napoli nord: il 9 marzo 2014 la nomina, l’ultima, a presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

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