Parla la famiglia di Anna Scala, uccisa dall’ex: “Si poteva evitare”

I familiari di Anna Scala, la donna di 56 anni uccisa a coltellate giovedì scorso e poi nascosta nel portabagaglio dall’ex compagno, hanno dichiarato tramite il legale difensore che la tragedia poteva essere evitata. 

Anna Scala
Anna Scala-Nanopress.it

La donna, vittima di femminicidio, secondo quanto riferito dai suoi familiari, meno di un mese fa aveva sporto denuncia nei confronti del suo ex, Salvatore Ferraiuolo, oggi suo assassino, il quale dopo un lungo interrogatorio ha confessato l’omicidio della 56enne.

Le dichiarazioni dei familiari di Anna Scala

I familiari di Anna Scala, tramite l’avvocato Giovanni De Gennaro, hanno lanciato un grido di denuncia, affermando che la morte della 56enne, uccisa a coltellate dal suo ex compagno, era una tragedia che poteva essere evitata.

Meno di un mese fa, il 24 luglio, la donna aveva denunciato ai carabinieri il suo compagno per averla aggredita in spiaggia a calci e a pugni. Il giorno seguente, il 25 luglio, lo aveva denunciato una seconda volta.

Tanti campanelli d’allarme, che secondo i familiari della donna sono stati sottovalutati dalle forze dell’ordine.

“nulla è stato fatto per impedire a quellʼuomo di ucciderla. Anche solo un braccialetto cautelare avrebbe evitato questa tragedia”.

Queste le parole dell’avvocato Giovanni De Gennaro, legale della famiglia di Anna Scala, il quale ha sottolineato che sono servite a poco le denunce sporte dalla donna originaria di Piano di Sorrento. 

“Vogliamo solo giustizia”

Si sono celebrati nella giornata di ieri i funerali di Anna Scala, la donna di 56 anni uccisa a coltellate e nascosta nel porta bagagliaio della sua auto. La famiglia adesso, chiede che sia fatta giustizia.

Anna Scala
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Nel frattempo il suo assassino, Salvatore Ferraiuolo, dopo aver confessato il delitto è stato trasferito in carcere e proprio nella giornata di ieri è arrivata la convalida del fermo ed è stata applicata per lui la custodia cautelare nell’istituto di detenzione.

Dagli accertamenti di queste ore sarebbe emerso che il killer soffrirebbe di disturbi psichici diagnosticati. Uno dei legali dell’uomo, Gabriele Cimmino, ha spiegato che il 54enne non era in grado di intendere e di volere.

“aveva deciso di vivere la sua vita normalmente. Ovviamente evitava i luoghi isolati ma non è bastato”.

Queste le parole di uno dei fratelli della vittima, i quali nelle ultime settimane avevano consigliato alla donna di prestare attenzione dopo gli ultimi episodi di aggressione ricevuti in spiaggia e la rottura dei pneumatici della propria auto.

Nella giornata di ieri, in occasione dei funerali, nella frazione di Moiano è stato proclamato il lutto cittadino per dare l’ultimo saluto ad Anna Scala. 

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