Pamela Anderson: ‘Il movimento #MeToo è noioso, paralizza gli uomini’

Femminismo ok, ma senza esagerare: per Pamela Anderson il movimento #MeToo è andato forse un po’ oltre quelli che erano i suoi pur lodevoli intenti, diventando ‘noioso’ ed ‘eccessivo’, al punto da ‘paralizzare gli uomini’. Sono dichiarazioni che faranno sicuramente discutere, ma l’ex bagnina di Baywatch non è la prima star dello spettacolo a criticare il movimento nato in difesa delle donne vittime di abusi e violenze sessuali. Prima di lei ci sono state Catherine Deneuve, Brigitte Bardot, Lindsay Lohan e altre ancora.

‘Direi che questo movimento #MeToo per me è diventato eccessivo’, ha detto Pamela Anderson durante la trasmissione 60 Minutes sulla TV australiana, ‘Anch’io sono una femminista, ma credo che adesso si stia esagerando: secondo me questa terza ondata di femminismo è noiosa (per la cronaca la prima ondata c’è stata tra la prima metà del XIX fino all’inizio del XX secolo, la seconda a partire dagli anni ’60 del ‘900, ndr)’.

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‘Mia madre mi ha insegnato che non si va in un hotel con uno sconosciuto’

‘Credo inoltre che l’ultra-femminismo paralizzi gli uomini’, ha aggiunto l’attrice, ‘E poi parliamoci chiaro, anche se con questa affermazione mi attirerò sicuramente molte critiche: mia madre mi ha insegnato che non si va in un hotel con uno sconosciuto…’, con chiaro riferimento alle donne che sono state molestate dopo aver accettato un invito in camera da parte di pezzi grossi dello show business.

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Pamela Anderson non è l’unica contro il movimento #MeToo

Ma, come dicevamo, non c’è solo Pamela Anderson contro il movimento #MeToo. Prima di lei si erano espresse in tal senso due attrici d’altri tempi come le francesi Catherine Deneuve (‘Voglio che gli uomini siano liberi di sedurci, anche in maniera insistente o maldestra’) e Brigitte Bardot (‘Un sacco di attrici tentano di giocare a flirtare coi produttori per avere un ruolo, salvo poi raccontare di esser state molestate’) e una più giovane come la controversa Lindsay Lohan, che non le ha proprio mandate a dire:

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‘Sono sempre dalla parte delle donne, ma non di quelle che cercano attenzione mediante processi mediatici. Se qualcuno ti molesta in un determinato momento, ne parli subito e lo vai a denunciare alla polizia, oppure taci. Mi odierò per quello che sto per dire, ma ho l’impressione che tante ragazze si siano inserite nella corrente #MeToo solo per farsi pubblicità, e questa cosa ha tolto importanza agli episodi realmente accaduti’.

 

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