Ordinanza Figliuolo: i vaccini residui andranno ai soggetti disponibili

Domenica sera ospite della trasmissione Che tempo che fa, il Commissario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo aveva annunciato di voler rendere i vaccini avanzati durante la giornata disponibili a chi fosse idoneo a riceverlo in quel momento, pur non essendo in lista. È stata firmata ieri sera l’Ordinanza Figliuolo che mira a ridurre lo spreco delle dosi non somministrate a causa principalmente della rinuncia all’ultimo minuto dei prenotati, un fenomeno sempre più crescente dopo la questione del vaccino AstraZeneca.

Quest’ultimo è stato ieri sospeso nell’Unione Europea per effettuare ulteriori accertamenti dopo alcuni casi di trombosi post somministrazione, nella speranza che tra i cittadini si riducano panico e scetticismo.

Ordinanza Figliuolo: l’obiettivo è velocizzare la campagna

Il problema delle dosi avanzate è che quando si tratta di vaccini a mRna, devono essere somministrati appena preparati altrimenti devono essere gettati via.

Alla luce di questo momento molto delicato, l’Ordinanza Figliuolo arriva per velocizzare la campagna vaccinale decisamente a rilento. Il Commissario per l’emergenza Covid ha infatti spiegato che l’obiettivo è arrivare a 500 mila vaccinazioni al giorno entro la fine di aprile in tutte le Regioni, quindi monitorando e mettendo in pari tutto il paese.

La razionalizzazione è la chiave per riuscire a vaccinare l’80% della popolazione, arrivando al immunità di gregge: bisogna garantire il diritto a non voler ricevere il vaccino ma al contempo che questo possa essere somministrato a chi invece lo vuole e ne ha diritto in maniera prioritaria, assicurando il diritto alla salute a tutti.

Dunque, le dosi non somministrate a fine giornata alle persone in lista andranno ai soggetti disponibili, ovvero persone comunque appartenenti alle categorie a rischio: verrà seguito un ordine di priorità anche per le dosi avanzate. Per esempio, nel Lazio si sta già attuando un’organizzazione simile, utilizzando la cosiddetta lista di riserva per poter sostituire i posti mancanti sul modello israeliano.

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