Nuovo Dpcm e scuola: le regole per la chiusura

Scuole chiuse in tutte le zone rosse. Questo è quanto stabilito dal nuovo Dpcm anti-Coronavirus, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. “La variante inglese ha una particolare capacità di penetrazione nelle fasce più giovani. Questo ci ha portato a determinare che in area rossa le scuole di ogni ordine e grado saranno in Dad, così come nei territori dove il tasso di incidenza del virus è pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti”, sono state le parole del ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Ecco quindi quali sono le regole relative all’attività scolastica previste per le zone rosse, arancioni e gialle.

Scuola nelle zone rosse

Nelle zone rosse a partire dal 6 marzo è prevista la sospensione dell’attività in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita invece la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Scuola nelle zone arancioni

Nelle zone arancioni i presidenti delle regioni potranno chiudere le scuole in tre diversi casi: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti a causa della gravità delle varianti, nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni e nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

Scuola e zone gialle

Come nelle zone arancioni, anche nelle zone gialle i presidenti delle regioni potranno chiudere le scuole in tre casi: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti a causa della gravità delle varianti, nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni e nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

Zone bianche

Nelle zone bianche rimangono aperte le scuole di ogni ordine e grado.

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