Nuovi attacchi su Kiev e in altre regioni ucraine

Nuovi attacchi aerei sono avvenuti nella notte sulla città di Kiev e in altre regioni dell’Ucraina. Attaccata anche Belgorod in Russia con droni ucraini.

Poliziotto a Kiev datanti edificio distrutto
Poliziotto a Kiev davanti edificio distrutto – Nanopress.it

Zelensky presenta proposta di legge per sanzionare l’Iran per 50 anni, secondo gli ucraini Teheran rifornisce di armi la Russia. L’Ucraina chiede all’Australia carri armati.

Nuovi attacchi aerei su Kiev e altre regioni ucraine

Questa notte i russi hanno effettuato nuovi attacchi sulle regioni ucraine e sulla capitale Kiev. Sono diverse le esplosioni che sono state avvertite nella città.

Secondo quanto riportato dal sindaco Kiev Vitali Klitschko sul suo canale Telegram è stato abbattuto un missile vicino alla Capitale.

Altre esplosioni sono state avvertite poi in diversi quartieri della città e anche nel quartiere di Podil, quartiere storico dove il tetto di un’abitazione è stato danneggiato a causa della caduta di detriti.

Secondo le prime informazioni al momento non ci sono vittime. La Russia in questi ultimi giorni ha intensificato gli attacchi colpendo maggiormente le infrastrutture ucraine e i magazzini ad uso militare.

L’amministrazione militare della città di Kiev ha reso noto di aver distrutto 40 droni che sono stati lanciati dall’esercito russo e che erano diretti sulla Capitale.

Oltre alla capitale è stata attaccata anche la regione di Dnipropetrovsk e in questo attacco è stato utilizzato un drone kamikaze sulla città di Marhanets.

La notizia è stata riportata da Mykola Lukashuk, capo del consiglio regionale della regione sul suo canale Telegram. Ha riportato anche la notizia che l’esercito russo ha attaccato la comunità di Myrovska utilizzando cannoni d’artiglieria.

L’Ucraina ha bombardato la regione di Belgorod, che si trova in Russia e al confine tra le due nazioni, la zona era già stata protagonista di diversi attacchi nei giorni scorsi.

Una nave da guerra russa respinge un attacco di droni ucraini mentre si trovava nei pressi dei gasdotti del Mar Nero nel suo turno di guardia.

Nella regione di Sumy, secondo quanto riportato dall’amministrazione militare regionale l’esercito russo ha bombardato la regione 14 volte nella giornata di ieri.

Circa 49 esplosioni sono state avvertite a Velikopysarivsk, Novoslobidsk, Esmansk, Shalyginsk, Znob-Novgorodsk, Yunakibsk, Khotinsky, Myropislk e Bilopolsk.

Attaccata anche Odessa nella notte, alcuni resti di un drone sono caduti su infrastrutture portuali, lo riporta il Capo del Consiglio pubblico di Odessa OVA Serhii Bratchuck sul suo canale Telegram, per questo è scoppiato un incendio.

Edificio distrutto dai bombardamenti a Kiev
Edificio distrutto dai bombardamenti a Kiev – Nanopress.it

Zelensky presenta proposta di legge per sanzioni all’Iran

Il presidente Zelensky ha presentato una nuova proposta di legge che prevede sanzioni all’Iran per 50 anni dal momento che una delle nazioni alleate con la Russia.

Secondo Kiev e secondo i suoi alleati Teheran sta rifornendo i russi di armi, tra questi centinaia di droni. Teheran ha però respinto tutte le accuse.

Qualora il parlamento ucraino accetti la proposta di legge di Zelensky allora si bloccherebbe il transito di merci iraniano in tutta l’Ucraina, sarebbe vietato all’Iran di usare lo spazio aereo ucraino e ci sarebbero diverse sanzioni finanziarie, commerciali e tecnologiche sia contro la nazione che contro i suoi cittadini.

Secondo quanto riportato da Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky, , le “dichiarazioni nucleari” del sovrano nominale della Bielorussia, Lukashenko, stanno ad indicare che la Federazione Russa sta seppellendo il Trattato globale sulla non proliferazione delle armi nucleari.

Queste azioni minerebbero la sicurezza globale, consiglia perciò una soluzione ossia assumere una posizione dura nei confronti degli Stati nucleari, ampie sanzioni Rosatom, risoluzioni ONU/AIEA, sanzioni finanziari sistemiche anche contro la Bielorussia oltre che contro la Russia.

Il ministero della Difesa dell’Ucraina è tornato a chiedere supporto militare, questa volta il suo appello è rivolto all’Australia e la richiesta riguarda l’invio di veicoli corazzati Hawkie, invitando gli australiani a unirsi alla coalizzazione di carri armati.

Questo il messaggio lanciato su Twitter dal capo del ministero della Difesa dell’Ucraina, Oleksiy Reznikov, ricordando che la nazione australiana aveva già sostenuto l’Ucraina all’inizio del conflitto.

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