Niente pena di morte per Nikolas Cruz, lo stragista di Parkland

Nikolas Cruz non verrà condannato a morte. La giuria di Fort Lauderdale gli ha risparmiato la vita. Cruz, invece, da giovane la tolse a 17 persone e ne ferì altrettante, armato di un fucile Ar-15 prontamente modificato.

Nikolas Cruz
Nikolas Cruz a sinistra – Nanopress.it

L’accusa chiedeva la pena di morte per gli omicidi spietati di Cruz. Ma la giuria ha bloccato le procedure che lo avrebbero avviato alla condanna a morte. Perché in Florida la legge prevede che la giuria sia unanime, altrimenti la pena capitale salta. Cruz quindi incassa l’ergastolo senza condizionale.

Il mostro che li ha uccisi continuerà a vivere” ha detto al New York Times Tony Montalto, padre di una delle vittime, alla quale Cruz ha tolto la vita a soli 14 anni. Molti parenti delle persone coinvolte nella strage di Parkland erano presenti in tribunale. E i loro commenti, trapelati dalle pagine dei giornali americani, non prevedono perdono.

Alcuni si chiedono perché ci sia una legge per la pena di morte in Florida, se poi non viene applicata. Ma non considerano i problemi mentali del killer. Apparentemente, solo la morte di Cruz può placare il loro dolore.

All’ultima udienza prevista di qui a un mese circa, si sancirà il diritto di vivere per Cruz, ma ai parenti delle vittime verrà data la possibilità di parlare e dire la loro.

L’arma fu acquistata legalmente

Nicolas Cruz aveva legalmente acquistato l’arma in un negozio di armi all’età di 18 anni. Il negoziante, Micheal Morrison, gli chiese “Cosa devi farci con il fucile?” e Cruz rispose che sarebbe andato a sparare con gli amici durante il weekend e che voleva avere un’arma tutta sua.

Era il 14 febbraio del 2018, la sparatoria fu perpetrata dal giovane, affetto da problemi psicologici, nei corridoi della Marjory Stoneman Douglas High School a Parkland, in Florida, appunto.

Quattro mesi prima la madre adottiva di Nicolas Cruz moriva di polmonite. La difesa userà questo tragico fatto come argomento. E mirerà a dimostrare che il cervello di Cruz ha subito una malformazione alla nascita. Di più: la madre biologica era alcolizzata, si prostituiva e aveva fatto uso di droghe in gravidanza.

Nikolas Cruz
Vittima di Parkland

Quella di Parkland è una strage che si aggiunge alle tante, ma ancora una volta non deve intaccare il secondo granitico emendamento che garantisce il diritto di possedere le armi.

Con Parkland, poi, si apre la strada a un movimento rivoluzionario contro le armi nelle scuole, i giovani scendono in piazza e protestano.

Joe Biden, presidente degli States riuscirà, dopo cinque anni, a firmare una legge storica, seppur non così incisiva. La legge adesso impone un maggior controllo ai minori di 21 anni che vogliono acquistare armi e toglie il diritto di possederle a chi è indagato per abusi domestici.

La giuria

La giuria, composta da cinque donne e sette uomini, lo ripetiamo, è stata decisiva in questo parere che salverà la vita a Cruz. Ma lui non si è scomposto, la stampa americana riporta come il killer abbia “mostrato poca emozione”.

La giudice Elizabeth Scherer emetterà sentenza definitiva all’inizio di novembre. Non potrà ignorare il parere della giuria, perché così dice la legge della Florida. Lo Stato non toglierà la vita a Nikolas, come lui fece con quella di tanti suoi coetanei.

Impostazioni privacy