Mozambico, suora italiana uccisa in un agguato: due sacerdoti in salvo

Terribile agguato nella serata di ieri, martedì 6 settembre, da parte di un gruppo di terroristi alla comunità di suore comboniane di Chipene, in Mozambico. 

bandiera mozambico
Bandiera Mozambico – Nanopress.it

Suor Maria de Coppi, originaria di Vittorio Veneto, è rimasta uccisa nell’attentato. Due preti sono invece riusciti a fuggire e a mettersi in salvo, dirigendosi verso Nacala.

Agguato in Mozambico: morta una suora italiana

Una suora comboniana della Diocesi di Vittorio Veneto è stata uccisa questa mattina durante un agguato in Mozambico.

Suor Maria De Coppi, 83 anni, è rimasta vittima di un attentato da parte di alcuni terroristi, che hanno agito nella missione in cui la religiosa prestava servizio, nella provincia di Nampula, nel barrio Muatala.

A dare la notizia dell’agguato mortale, il Centro missionario Concordia di Pordenone. Altri due sacerdoti friulani, il vescovo Giuseppe Pellegrini e don Lorenzo Barro, sarebbero invece riusciti a fuggire verso Nacala.

Vescovo Giuseppe Pellegrini e don Lorenzo Barro
Il Vescovo Giuseppe Pellegrini e don Lorenzo Barro – Nanopress.it

“I ribelli hanno assaltato la missione, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali. I sopravvissuti sono adesso in fuga verso Nacala”

si legge nel comunicato del centro missionario.

Un’altra religiosa, suor Eleonora Reboldi, sarebbe invece riuscita a scappare nella foresta con alcune ragazze accolte nella struttura dei religiosi.

Suor Maria De Coppi era da 59 anni missionaria in Mozambico. Nel 1963 il suo arrivo, dopo un viaggio durato 31 giorni.

La ricostruzione dei fatti

Stando ai primi riscontri, l’agguato alla comunità religiosa di Chipene sarebbe avvenuto intorno alle 21 di ieri, martedì 6 settembre.

Suor Maria De Coppi sarebbe stata colpita da un proiettile alla testa mentre cercava di raggiungere il dormitorio dove si trovavano alcune ragazze.

Sull’identità degli attentatori non c’è ancora nessuna certezza, anche se pare si tratti terroristi islamici.

Nella provincia di Nampula, in cui è avvenuta la tragedia costata la vita alla religiosa, sono presenti diversi gruppi terroristici che si richiamano allo Stato Islamico. Proprio in questa provincia, negli ultimi mesi si è registrato un acuirsi degli attacchi da parte dei gruppi jihadisti.

“Nel nord è in atto una guerra per i giacimenti di gas e la gente scappa: nella mia parrocchia ci sono 400 famiglie che arrivano dalla zona di guerra. Poi è venuto il ciclone. Oggi a Nampula c’è una estrema povertà”

aveva dichiarato la religiosa in una recente intervista, come riferisce l’Azione.

Impostazioni privacy