Mosca – Kiev: raggiunto l’accordo sui rifornimenti di gas


I rifornimenti di gas all’Ucraina riprenderanno dopo che Kiev salderà la prima rata del debito la prossima settimana. Lo ha annunciato Alexei Miller, capo del gigante del gas russo Gazprom, a poche ore dalla firma dell’accordo sul gas raggiunto da Russia, Ucraina e Ue a Bruxelles. L’intesa, da 4,6 miliardi di dollari, garantirà all’Ucraina e per esteso anche all’Unione europea rifornimenti di gas da parte della Russia, placando così i timori dell’Europa con l’avvicinarsi dell’inverno. La tranche di cui Gazprom si attende il pagamento ammonta a 1,45 miliardi di dollari e fa parte dei 3,1 miliardi di dollari di debito per il gas che l’Ucraina riconosce. La Russia invece, sostiene che per il passato Kiev debba a Mosca 5,3 miliardi di dollari.

In base al compromesso mediato dall’Ue, i rifornimenti riprenderanno a condizione che l’Ucraina paghi i 3,1 miliardi di dollari di debito che riconosce; la questione della somma legittima a cui ammonta il debito sarà invece stabilita parallelamente tramite arbitrato. Miller ha spiegato che Gazprom si attende il pagamento della prima tranche, pari appunto a 1,45 miliardi di dollari, entro la fine della settimana; la restante parte del debito andrà versata invece entro la fine dell’anno.

Sempre in base all’accordo, Kiev dovrà pagare alla Russia in anticipo tutti i rifornimenti fino a marzo. L’Ucraina pagherà 378 dollari ogni mille metri cubi di gas russo fino alla fine dell’anno e il prezzo dovrebbe calare leggermente nel primo trimestre del 2015. L’Ue ha detto di avere “lavorato intensamente” con le istituzioni internazionali per la stesura del testo, dal momento che l’economia ucraina è in cattive acque. Mosca ha tagliato le forniture di gas all’Ucraina a giugno, a seguito della cacciata del presidente filocremlino Viktor Yanukovych dopo le proteste di piazza e a seguito dell’annessione della penisola di Crimea alla Russia, sostenendo che la decisione fosse dovuta ai debiti di Kiev. I negoziati in cerca di un accordo sono durati cinque mesi, ma l’avvicinarsi dell’inverno ha dato ai colloqui un’accelerazione.

Accordo accolto da Germania, Francia, Russia e Ucraina

I leader di Germania, Francia, Russia e Ucraina hanno avuto oggi una conference call nel corso della quale hanno accolto l’accordo sul gas raggiunto ieri sera a Bruxelles fra Mosca e Kiev, definendolo “un passo importante per assicurare la non interruzione del transito del gas verso l’Europa“. Lo riferisce il Cremlino. Intanto il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Pavlo Klimkin, ha definito l’accordo “provvisorio” dicendo che Kiev mira a comprare quattro miliardi di metri cubi di gas dalla Russia nei prossimi due mesi. “Abbiamo organizzato una serie di questioni, compreso il prezzo, ,a solo per questo accordo temporaneo“, ha detto Klimkin. “Dovrebbe fornire abbastanza sicurezza per i rifornimenti di gas di quest’inverno“, ha aggiunto. Klimkin ha confermato inoltre che l’Ucraina pagherà in anticipo su base mensile per il gas che compra.


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L’UE invia 760 milioni di euro a Kiev

L’Unione europea ha deciso di versare 760 milioni di euro di aiuti finanziari all’Ucraina prima del previsto in modo da aiutare il Paese nell’acquisto di gas dalla Russia. Lo ha annunciato la portavoce dell’Ue Marlene Holzner, sottolineando però che Bruxelles non ha dato alcuna garanzia di pagare Mosca nel caso in cui il governo di Kiev non lo farà. “L’Ue non sta pagando nuovi soldi o denaro aggiuntivo per aiutare l’Ucraina a pagare i suoi conti per il gas” e “non sta dando alcuna garanzia ai russi per l’eventualità in cui l’Ucraina dovesse dire che non può ordinare un certo ammontare di gas o non può pagarlo“, ha detto la portavoce. Per pagare le sue scorte di gas, ha aggiunto Holzner, l’Ucraina potrebbe anche utilizzare parte degli 1,4 miliardi di dollari di aiuti del Fondo monetario internazionale (Fmi), le tasse per il transito del gas pagate dalla Russia e i fondi della compagnia statale ucraina di gas Naftogaz.

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