Morta Harper Lee, autrice de Il buio oltre la siepe: aveva 89 anni

La scrittrice Harper Lee è morta venerdì 19 febbraio 2016. L’autrice de Il buio oltre la siepe si è spenta all’età di 89 anni. Secondo le fonti più accreditate, la Lee si sarebbe spenta in mattinata nella sua storica casa a Monroeville, in Alabama, lasciando nello sconforto l’intera comunità letteraria e i fan del suo lavoro, premiato anche con il Premio Pulitzer nel 1960, anno in cui viene pubblicato il suo capolavoro. Dal libro è stato tratto il film omonimo con Gregory Peck, vincitore di ben 3 premi Oscar.

Un altro tristissimo lutto affligge il mondo della cultura mondiale, è morta Harper Lee, autrice de Il buio oltre la siepe. La scrittrice aveva 89 anni e già nel 2007 era stata colta da un ictus, dalla quale era fortunatamente riuscita a riprendersi completamente. Una sorprendente coincidenza caratterizza la scomparsa della Lee: come il cantante David Bowie, Harper aveva da pochissimo pubblicato il suo ultimo lavoro letterario, il prequel del suo maggiore successo, dal titolo Va’, metti una sentinella.

La carriera di Harper Lee è da sempre accostata a quella di un altro famosissimo autore contemporaneo, Truman Capote, con cui la scrittrice ha intrattenuto uno stretto rapporto di amicizia fin dall’infanzia. Nel 1959, la Lee e Capote partono per un viaggio nel Kansas, dove i quattro membri della famiglia Clutter furono brutalmente uccisi. I due avventurosi raccolgono materiale e interviste per un reportage commissionato dal New Yorker e nel gennaio del 1960 riescono anche a intervistare i due sospetti arrestati per il delitto, Richard Hickock e Perry Smith.

Dall’accurata ricerca di Truman Capote, supportato e coadiuvato dall’amica Harper Lee, nasce l’idea per A sangue freddo, capolavoro dello scrittore, pubblicato soltanto nel 1966. Dopo l’immenso successo de Il buio oltre la siepe, la Lee continua il suo lavoro di ricerca e organizzazione del materiale di Capote, ma dal punto di vista professionale va incontro a uno stop. Si ritira a vita privata e limita le sue produzioni letterarie all’osso. Si dice che abbia lavorato a un libro dedicato a un serial killer dell’Alabama, ma il manoscritto non vide mai la luce.

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