Milano: violenza sulle donne pm chiede archiviazione per “silenzio vittima”

Siamo a Milano dove il PM milanese ha richiesto un’archiviazione di un fascicolo per violenza sessuale con la motivazione di “silenzio vittima”.

Segno di protesta contro la violenza sulle donne
Donna fa segno di protesta contro la violenza sulle donne – Nanopress.it

Violenza sulle donne: il PM di Milano ha chiesto l’archiviazione di un fascicolo per violenza sessuale su una giovane donna da parte di un 32enne per silenzio vittima”. La ragazza è morta suicida a marzo 2022, i suoi genitori si sono opposti alla richiesta avanzata del PM e il Gip dice Non serve manifestazione del dissenso”.

Cosa ha deciso il Gip di Milano

Il tema violenza sulle donne è un tema da sempre dibattuto, soprattutto quando si tratta di violenza sessuale. La violenza sessuale si può manifestare anche davanti ad un silenzio di una vittima, non è infatti necessario un dissenso esplicito da parte di una donna.

Il silenzio non equivale in alcun modo ad un consenso. Il Gip di Milano ha perciò ritenuto di dover rifiutare le richieste di archiviazione presentate da parte della procura per l’accusa di violenza sessuale a carico di un 32enne su una ragazza di 27 anni, ben 5 anni più giovane di lui, con fragilità psichiche.

Il Gip ha spiegato che “nella fattispecie di violenza sessuale non si richiede affatto un manifesto dissenso” da parte della vittima, come più volte è stato espresso anche dalla Suprema Corte è necessario che l’atto sessuale si manifesti in presenza di un consenso che “dev’essere espresso o, se tacitonon può essere equivocabile.

La procura, che ha presentato la richiesta di archiviazione, ha argomentato le sue richieste affermando che “l’indagato potrebbe aver frainteso il silenzio della ragazza per l’ora tarda, per la stanchezza”. E sono queste le motivazioni con cui è stata chiesta l’archiviazione che il Giudice ha deciso di bocciare ordinando invece di formulare una richiesta di processo.

Giudice
Giudice – Nanopress.it

Come sono avvenuti i fatti

La vicenda che ha portato il caso in tribunale si è manifestata lo scorso maggio 2019. In quell’occasione l’uomo, di 32 anni, aveva invitato la ragazza, di 27 anni, a salire sulla sua auto con la scusa di offrirle un passaggio.

L’uomo di 32 anni avrebbe avvicinato la ragazza nella zona di Abbiategrasso, dopo che la vittima aveva litigato con una sua amica e stava piangendo “accovacciata a terra”. Secondo quanto riportato l’avrebbe poi presa per un braccio conducendola verso la propria abitazione dove poi si sono consumati gli abusi.

La richiesta di archiviazione è stata da subito presentata e da subito è stata respinta, il PM di Milano ha scrittonon risulta che la giovane urlò o si dimenò”. Affermando che è stata la giovane a non fornire un dissenso con gesti o voce.

Il Gip ha ritenuto opportuno respingere le argomentazioni. La vittima inoltre aveva raccontato di aver cercato di opporsi quando veniva trascinata all’interno del palazzo, ma al momento della violenza si trova in uno stato di shock e presa dalla paura non riusciva né a muoversi né a parlare.

La ragazza di 27 anni, è morta suicida a marzo 2020, i genitori della vittima si son opposti alla richiesta di archiviazione da parte del PM, e ora con la decisione avanzata dal Gip milanese ci sarà il processo contro il 32enne per violenza sessuale.

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