Mick Schumacher e quel sogno chiamato Ferrari con Leclerc

Il presente dice Formula 2, ma il futuro sembra già colorato di rosso Ferrari: quella di Mick Schumacher e del Cavallino è la storia di una promessa mai fatta, ma pronta ad essere mantenuta da entrambe le parti. Il giovane tedesco, infatti, vuole ripercorrere, almeno in parte le orme del padre, quel Michael Schumacher che proprio con la Rossa scrisse pagine indimenticabili di Formula 1 diventando il più vincente di tutti i tempi, e la scuderia italiana, dal canto suo, non vede l’ora di poter rivivere quel binomio che tanto bene portò alla Ferrari negli anni passati.

Il 2020 non sarà l’anno giusto per vedere il figlio del sette volte campione del mondo al volante della Rossa visto che il team principal Mattia Binotto ha già confermato a più riprese i due piloti, Sebastian Vettel e Charles Leclerc, anche per la prossima stagione e che Mick Schumacher proseguirà il suo percorso in Formula 2 con il team Prema, ma il 2021 potrebbe essere l’occasione perfetta per coronare un sogno coltivato da entrambe le parti.

Mick Schumacher e un sogno chiamato Ferrari

Che l’obiettivo del giovane pilota tedesco, già entrato a far parte della Ferrari Driver Academy, sia quello di correre in Formula 1 con la scuderia di Maranello non è certo un mistero, ma che l’obiettivo possa essere raggiunto già nella prossima stagione – quando il contratto di Vettel con il team italiano scadrà – è una eventualità alla quale in pochi avevano pensato. Nella sua prima stagione in Formula 2, la serie propedeutica alla massima competizione del motorsport, Mick Schumacher ha conquistato una sola vittoria – nella gara sprint in Ungheria – faticando non poco per mettere in mostra tutto il proprio talento. La scelta di rimanere nel team Prema, ritardando così il suo esordio in Formula 1 per vivere una stagione da protagonista, appare una scelta saggia per continuare il percorso di apprendimento che dovrà portarlo, un giorno, al volante della Ferrari. Un sogno, quello del giovane Mick, coltivato fin da piccolo quando vedeva il padre girare a Fiorano prima e sui circuiti di tutto il mondo poi con la vettura rossa capace di lasciare tutti senza parole.

Una possibilità, quella di vederlo alla guida della Ferrari, che lo stesso tedesco non esclude sperando un giorno di affiancare Charles Leclerc, il nuovo fenomeno che sembra poter ripercorrere le orme dei grandi del motorsport: “Sarebbe stato ovviamente bello avere una chance in F1 già nella prossima stagione, ma credo che restare un altro anno in F2 sia la soluzione migliore per me. Cercherò di lottare per il titolo. Affiancare Leclerc in Ferrari? Quest’anno ho potuto guidare le Ferrari del 2002 e del 2004, con cui trionfò mio padre. È stato un sogno e con Charles ho già avuto modo di lavorare e mi trovo benissimo quindi perché no?sono state le sue parole nel consueto incontro con i media ad Abu Dhabi dove si correrà l’ultimo GP della stagione.

Chi è Mick Schumacher, il figlio di Michael che vuole la Rossa

Parole, quelle di Mick Schumacher, che confermano ancora una volta la ferrea volontà di seguire la strada tracciata dal padre ripercorrendo le sue orme proprio con la scuderia che contribuì a creare il mito di un pilota che, ancora oggi, seppur insidiato da Lewis Hamilton, possiede la maggior parte dei record della Formula 1. Dagli inizi sui kart, quando correva con il cognome della madre per cercare di passare inosservato, ad oggi il giovane Mick ne ha fatta di strada: prima le formule minori in Italia e Germania, poi l’approdo nell’Euro Formula 3, vinto battendo il record di precocità del padre e l’arrivo in Formula 2 grazie al team Prema, lo stesso che ne ha supportato la crescita in questi anni seguendolo passo passo nel suo percorso di maturazione. La prima stagione nella serie propedeutica alla Formula 1 è servita soprattutto per prendere le misure con il mondo dei grandi adattandosi a una categoria molto complicata, adesso Mick Schumacher è pronto a prendersi la scena puntando al titolo mondiale per coronare il proprio sogno, quello di correre con la Ferrari come suo padre, magari affiancando Leclerc, e dimostrare che buon sangue, anche in questo senso, non mente.

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