Maya Angelou, morta la poetessa americana e militante per i diritti civili

L’America della cultura e dei diritti civili perde una delle sue voci più amate: Maya Angelou è morta all’età di 86 anni nella sua casa di Winston Salem, nella Carolina del Nord. Poetessa americana, paladina dei diritti civili, Angelou è stata anche sceneggiatrice, attrice e ballerina, tra le prime scrittrici americane di colore ad avere successo. Il tutto senza mai dimenticarsi delle sue radici di povertà e segregazione, dalle quali è ‘scappata’ solo grazie al suo talento e alle sue idee.

Morta mercoledì 28 maggio Marguerite Ann Johnson, nota al mondo con il nome di Maya Angelou: a trovarla è stata l’amica e agente letteraria di sempre, Helen Brann. Sconosciuta la causa del decesso, ma la Angelou – che viveva nel campus dell’università Wake Forest dove insegnava “Studi americani” – soffriva di cuore e proprio lo scorso fine settimana aveva cancellato la sua prevista partecipazione ad un evento.

Nata a Saint Louis, nel Missouri, Angelou ci racconta la sua vita ne Il canto del silenzio, pubblicato nel 1969 e passato alla storia della letteratura americana come il primo bestseller scritto da una donna di origini africane. Stuprata dal fidanzato della madre a sette anni, non parlò più fino all’età di dodici anni: grazie a una borsa di studio arrivò poi in California, dove nel 1944 ebbe un figlio, per mantenere il quale arrivò persino a fare la prostituta. Nel 1952 sposa Anastasios Angelopulos, un marinaio greco da cui prende il suo nome professionale, mix del suo soprannome d’infanzia, Maya, e della versione abbreviata del cognome del marito.

Dopo una fiorente carriera da attrice, nel 1972 Angeloui scrive la sceneggiatura di Georgia, Georgia, film nominato al premio Pulitzer; seguirà un lavoro da editor, insegnante e giornalista, fin quando un amico scrittore non le consiglierà di scrivere il suo libro di memorie, appunto Il canto del silenzio. A questo bestseller seguiranno altri sei romanzi autobiografici, sagg, libri per bambini e poesie, in totale una trentina di libri.

Impegnata anche nel movimento per i diritti civili, fu amica personale di Martin Luther King, ucciso proprio nel giorno del suo compleanno, per anni mai più festeggiato dalla scrittrice. Insignita nel 2011 da Barack Obama della medaglia per la Libertà, Maya Angelou venne anche chiamata nel 1993 a leggere un poema per l’inaugurazione di Bill Clinton: i versi sotto il titolo “The puls of the Morning” vendettero più di 1 milione di copie. E non è un caso che ieri sia Clinton che Obama siano stati tra i primi a esprimere cordoglio per la sua morte.

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