Matrix: David Parenzo e la troupe fermati ad Auschwitz dalla polizia polacca

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Matrix: David Parenzo e la troupe fermati ad Auschwitz dalla polizia polacca. L’accusa è di effrazione e la vicenda assume i contorni del grottesco se si pensa che insieme all’inviato del programma di Canale 5 c’erano anche Riccardo Pacifici e Fabio Perugia, presidente e portavoce della Comunità ebraica di Roma, e due persone della troupe, Gaetano Mazzarella e Matteo Raimondi. Secondo la ricostruzione fatta via Twitter e poi con dichiarazione all’Ansa dei diretti interessati, i cinque avevano il permesso di fare un collegamento in diretta dal campo di concentramento (ieri era il Giorno della Memoria), ma sono rimasti chiusi all’interno e dopo aver chiesto aiuto inutilmente, hanno provato ad uscire dalla finestra della biglietteria e poi da una porta allarmata. Fermati prima dalla security e poi dalla polizia polacca, i cinque sono stati rilasciati dopo ore di fermo.

Brutta disavventura per la troupe di Matrix e David Parenzo, fermati ad Auschwitz dalla polizia polacca. Sul posto per un servizio nel Giorno della Memoria, inviato e tecnici del programma di Canale 5, insieme a Riccardo Pacifici e Fabio Perugia, presidente e portavoce della Comunità ebraica di Roma, sono stati fermati per effrazione. Nonostante il programma Mediaset avesse i permessi per un collegamento da Auschwitz, per motivi ancora da chiarire i cinque sarebbero rimasti intrappolati all’interno del museo, e nel tentativo di uscire hanno fatto scattare l’allarme.

Nonostante Parenzo abbia mostrato le autorizzazioni per girare in diretta dall’interno del campo, i cinque sono stati bloccati dalla polizia nel campo fino alle 2.30, e poi portati in commissariato per le successive tre ore, fin quando gli sforzi congiunti di consolato, ambasciata e unità di crisi della Farnesina non hanno portato alla ‘liberazione’.

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