Luoghi più inquinati del mondo: al 4° posto una città italiana e nessuno sa perché

È in Italia il quarto luogo più inquinato del pianeta, record nazionale e primato raggiunto anche in tutta Europa. Benvenuti a San Vitaliano, un piccolo paese in Campania che raggiunge livelli di Pm10 ben oltre i livelli di soglia consentiti, paragonabili a quelli famigerati della Cina ed anche più, senza che la scienza riesca a fornire una spiegazione in merito. Nella sede del Comune viene categoricamente smentito che questo aumento esponenziale delle polveri sottili sia imputabile agli incendi di immondizia che pure avvengono in questa porzione di ex Campania felix, e gli esperti assicurano anche che allo stato attuale non si ravvisano aumenti di patologie tumorali nella popolazione. E allora da cosa dipende questo inquinamento record?

I dati rilevati parlano chiaro: a San Vitaliano il limite di 50 microgrammi per metro cubo di Pm10, che in Italia per legge è consentito di superare 35 volte al massimo in un anno, è stato sforato 51 volte in 100 giorni. Questo piccolo comune nei pressi di Nola, provincia di Napoli, è oltretutto l’unico finora dell’intera zona che si è dotato di una una centralina di rilevamento, per cui allo stato delle cose si ignora se il problema sia solo di San Vitaliano o anche dei comuni limitrofi. È stata chiesta anche più volte una verifica della centralina all’Arpac, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania, ma non sono state riscontrate anomalie tecniche. Per fare un confronto sui livelli di inquinamento, nella già citata Cina la percentuale media di Pm10 è di 90, contro i 50 che è universalmente considerato il limite massimo per tutelare la salute: a San Vitaliano per ben 18 volte è stato superato il limite di 100, e in alcuni casi sono stati registrati addirittura picchi di 182, valori quasi quattro volte superiori alla norma. Da brividi.

Come si legge anche nell’home page del sito ufficiale del Comune, dato il permanere del livello di criticità ‘l’Amministrazione Comunale ha convocato una Conferenza di Servizi invitando l’ASL competente territorialmente, l’ARPAC, i Sindaci dei Comuni confinanti e le Associazioni Ambientaliste che ne facciano preventivamente richiesta e che risultino ammesse, per il giorno 24 aprile 2015 alle ore 11.00, presso la Casa Comunale‘, per cercare di gettare luce su questo mistero e trovare rapidamente delel contromisure. L’esclusione preventiva dei roghi tossici come causa di questo aumento di particelle inquinanti nell’aria non tranquillizza l’opinione pubblica, che chiede risposte mentre gli analisti brancolano nel buio, con un’amministrazione comunale che, somma beffa, si dichiara a tutela dell’ambiente e organizza manifestazioni per consegnare pannolini ecologici alle famiglie di nuovi nati nell’anno appena trascorso. Dopo il Pakistan, l’Afghanistan e il Bahrein c’è San Vitaliano nella classifica mondiale dell’inquinamento dell’aria, una di quelle che avremmo fatto volentieri a meno di essere in cima alla top ten, e non sarà certo colpa dei vecchi modelli di pannolini. In attesa che la scienza trovi una spiegazione a tanto veleno nell’aria, sarà meglio sbarrare porte e finestre, se abitate a San Vitaliano e dintorni.

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