Lucia Annunziata si è dimessa dalla Rai: “Non condivido l’operato del governo”

Dopo l’addio di Fabio Fazio, arrivano anche le dimissioni della giornalista Lucia Annunziata dalla Rai, poche ore dopo l’annuncio dei nuovi vertici della rete televisiva pubblica.

Lucia Annunziata
Lucia Annunziata – Nanopress.it

La notizia è arrivata poco fa, tramite Ansa, che ha annunciato le dimissioni di Lucia Annunziata dalla Rai, giornalista che dal 2005 conduce su Rai 3 il programma Mezz’ora in più, che prima era intitolato In 1/2 h.

La decisione arriva dopo che sono stati nominati i nuovi direttori dei tre Tg della televisione pubblica, proposti dall’amministratore delegato Roberto Sergio. Ecco le motivazioni che hanno portato Lucia Annunziata a lasciare la Rai.

Lucia Annunziata lascia la Rai: le dimissioni

La conduttrice e giornalista di Mezz’ora in più, il programma di Rai 3 in onda da 18 anni  Lucia Annunziata ha deciso di lasciare la Rai.

La giornalista Lucia Annunziata
La giornalista Lucia Annunziata – Nanopress.it

I motivi sono semplici, come lei stessa ha dichiarato in una nota inviata ai vertici Rai, ovvero le divergenze di pensiero con l’attuale governo.

Nella nota si legge: “Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni. Vi arrivo perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestare a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque”.

La sua scelta arriva, infatti, dopo che i vertici dei tre Tg nazionali sono cambiati: Gian Marco Chiocci che da Adnkronos passa al Tg1, Antonio Preziosi al Tg2 e la conferma di Mario Orfeo al Tg3, elezioni che molti rappresentati del governo di maggioranza hanno apprezzato.

Quindi, dopo l’abbandono di Fabio Fazio, che continuerà la sua carriera su Discovery, anche Lucia Annunziata, volto storico della Rai, lascia la rete pubblica.

Non è noto, però, dove continuerà a lavorare la giornalista, che oltre alle sue dichiarazioni nella nota ufficiale alla Rai non ha specificato se, dove e quando guiderà un altro programma per una rete televisiva diversa.

La trasmissione Mezz’ora in più, però, è stata riconfermata a quanto pare dall’amministratore delegato Roberto Sergio, quindi probabilmente si sta già pensando a una nuova conduzione.

L’amministratore delegato ha rilasciato un commento dopo la notizia delle dimissioni: “Sono sinceramente dispiaciuto”.

Le reazioni alle dimissioni

Non sono mancate in queste ore le prime reazioni alle dimissioni di Lucia Annunziata, tra cui quella del partito di Matteo Salvini Lega Nord, che su Twitter non perde tempo saluta la giornalista così:

Anche Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, ha rilasciato una dichiarazione ai giornalisti all’esterno di Palazzo Madama, dicendo: “Lucia Annunziata si dimise da presidente della Rai quando ero ministro, molti anni fa e poi è tornata con ore intere. Si è dimessa, non ho capito da quale mezz’ora, tornerà e poi si ridimetterà. Nel frattempo siamo un po’ invecchiati, il mondo andrà avanti”.

La carriera della conduttrice

La giornalista Lucia Annunziata, laureata in filosofia, a inizio carriera ha lavorato per i quotidiani Il Manifesto, La Repubblica e Corriere della Sera, entrando poi in Rai a metà degli anni ’90.

Dal 1996 al 1998 è stata direttrice del Tg3 e dal 2003 al 2004 presidente della Rai. Nel 2005 lancia il programma In 1/2h, che ha affrontato in tutti questi anni approfondimenti politici.

La trasmissione, in onda la domenica pomeriggio, è diventato poi nel 2017 Mezz’ora in più, che fino a quest’anno ha continuato ad andare in onda.

Dal 2012 al 2020, inoltre, è stata anche la direttrice di Huffington Post Italia e tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo L’Italia post-populista (con I. Diamanti, S. Rodotà e G. Zagrebelsky, 2013), L’inquilino. Da Monti a Meloni: indagine sulla crisi del sistema politico (2022).

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