Lotta per l’affidamento della figlia e poi la uccide

Aveva lottato per l’affidamento della figlia, ma in realtà voleva soltanto beneficiare del contributo statale. Carl Wheatley, del Regno Unito, sembrava il padre ideale, ma dopo tre mesi si è scoperto che quell’uomo era totalmente inaffidabile e non era affatto adatto a prendersi cura della figlia. La sua bambina di 4 anni, infatti, è morta perché egli l’ha picchiata fino a causarle lesioni interne. Il nome della bambina era Alexa e tutti la conoscevano con il nome di Lexie. Non aveva avuto una vita facile, perché, dopo essere stata tolta alla custodia della madre, era stata data in affidamento ad una coppia.

Nel 2012 era stata accertata la paternità di Carl attraverso un test del dna. Il padre biologico ha tentato una dura battaglia legale, per ottenere l’affidamento della bambina. Nel tempo si è scoperto che il padre avrebbe picchiato più volte la piccola e l’episodio più brutale sarebbe stato raggiunto nel 2014, quando Carl ha picchiato ferocemente la bambina, facendole riportare lesioni interne ai polmoni. Nonostante l’arrivo tempestivo dei medici, non c’è stato modo di salvare la piccola. Sarebbe emerso che Carl stesse lottando per la custodia di un altro figlio, un bimbo di 3 anni.

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