L’Ingv annuncia: “Scoperta l’età della Valle del Bove dell’Etna”

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha reso nota l’età della Valle del Bove dell’Etna, dall’inizio della formazione.

La Valle del Bove
La Valle del Bove – Nanopress.it

I dati diffusi si basano sulla cronologia delle eruzioni laterali successive al collasso.

Scoperta l’età della Valle del Bove

Gli studiosi dell’Ingv hanno reso note delle informazioni molto importanti che riguardano la Valle del Bove dell’Etna, il più grande vulcano ad oggi attivo in Europa.

La Valle del Bove è un’ampia conca che si trova sul settore orientale del vulcano, all’interno dell’area protetta del Parco dell’Etna, nel territorio del comune di Zafferana Etnea.

Si è sempre datata la formazione di questo luogo intorno ai 64mila anni fa , quando avvenne il collasso di due centri eruttivi, predecessori del vulcano attuale, tuttavia oggi l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha annunciato che è stata datata con certezza l’età dell’inizio della formazione e quindi non abbiamo più solo informazioni sommarie.

Studiando anche l cronologia delle eruzioni laterali successive al collasso citato pocanzi, l’Ingv ha spiegato che le analisi condotte hanno permesso di datare il deposito della frana tra il 7478 e il 7134 a.C.

Per arrivare a questo dato sono state effettuare indagini stratigrafiche e petrografiche, datazioni al carbonio-14 e paleomagnetiche delle colate di lava in diverse zone allo sbocco della Valle del Bove.

La ricerca è stata condotta da alcuni ricercatori dell’Istituto, che hanno collaborato con l’Università degli Studi di Urbino. È stata pubblicata su diverse riviste scientifiche e commentata da diversi esperti, come il Direttore dell’Osservatorio Etneo, Stefano Branca, che ha spiegato come la Valle sia una depressione generatasi da diversi collassi che nel coro del tempo hanno portato alla morfologia attuale.

I ricercatori sono riusciti a risalire all’età certa della depressione grazie al ritrovamento di frammenti di alberi perfettamente conservati, datati con il carbonio-14. Un delle studiose che ha partecipato, Arianna Beatrice Malaguti, ha precisato che è stato fatto un accurato lavoro di ricostruzione delle varie eruzioni vulcaniche avvenute negli anni dopo quella iniziale che portò alla formazione della Valle del Bove.

“In particolare, le datazioni paleomagnetiche hanno evidenziato che durante gli ultimi 4000 anni si sono verificate due eruzioni laterali fra il 2600e il 2400 a.C., ma anche altre due in epoca Greco-Romana e Medievale che non sono state riportate nelle fonti storiche, in epoca Greco-Romana e Medievale”.

Queste particolari e approfondite attività di ricerca continueranno ad interessare la zona dell’Etna per ricostruire la storia degli ultimi 4000 anni, al fine di  comprendere al meglio la pericolosità del vulcano.

La Valle del Bove

La Valle del Bove fa parte dell’area naturale protetta del parco dell’Etna, istituita nel 1987 ed è una conca posta a oriente dell’Etna, con una caratteristica forma a ferro di cavallo formatasi negli anni a causa delle attività eruttive. Si formò con il collasso dei predecessori dell’attuale vulcano, il Trifoglietto I e il Trifoglietto II, crateri che sprofondando formarono una caldera profonda 1 chilometro e larga 5.
Etna
Etna – Nanopress.it
La Valle è caratterizzata da un ambiente desertico, ricoperto da colate laviche avvenute nel corso degli anni, le ultime delle quali sono relativamente recenti, avvenute nei primi anni Novanta.
La superficie che occupa è di 37 chilometri quadrati e in questo ampio spazio pressoché vuoto, ci sono delle piccole macchie di vegetazione isolata circondate da lave e sono visibili dei crateri come Monte Simone e Monti Centenari, creati dopo alcune eruzioni minori. Insistono poi delle formazioni rocciose che risalgono all’epoca del collasso del Trifoglietto.
Da sempre questo luogo è oggetto di studi per comprendere il meccanismo di formazione e quello riportato oggi, in primis dalla rivista di divulgazione scientifica “Journal of Volcanology and Geothermal Research”.
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