Libri che fanno riflettere: la lista (in)completa: da Primo Levi a Philip Roth

I libri non possono solo cambiarci la vita, esistono anche libri che fanno riflettere: parliamo di letteratura non necessariamente filosofica, ma che comunque lascia spunti importanti: tra questi non possiamo non citare Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, attualissimo a distanza di due secoli per superare svariati cliché dell’epoca (e non solo) sulla femminilità, ma anche “Se questo è un uomo“, una toccante testimonianza sui lager scritta da Primo Levi per testimoniare e far riflettere; e a tal proposito, come non citare “Il diario di Anne Frank“?. Dopo il salto, una lista (incompleta) dei libri che, secondo noi, fanno riflettere.

Possono essere molti i libri che fanno riflettere, non necessariamente lo faranno tutti quelli che vi proponiamo e sicuramente avrete una vostra lista, che vi invitiamo a dirci nei commenti. Ma ecco i nostri libri che fanno pensare.

Il piccolo principe e La collina dei conigli

Tra i libri che fanno riflettere inseriamo anche due libri considerati per ‘bambini’: Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry e La collina dei conigli di Richard Adams.

Nel primo – la storia di un adulto-bambino che visita sei pianeti diversi, abitati da strani personaggi, fino ad arrivare sulla Terra – vengono affrontati temi come il senso della vita e il significato dell’amore e dell’amicizia che oggi sono in parte da riscoprire. Nel secondo, ci viene narrato il viaggio – non senza pericoli – di un gruppo di conigli che, dopo la distruzione della loro tana, partono alla scoperta di un mondo migliore.

On the road

Il tema del viaggio e della libertà è anche quello di fondo anche di Sulla strada di Jack Kerouac, un libro autobiografico (o quasi) che descrive i giovani del movimento culturale della Beat Generation, in viaggio su tutto il vasto territorio americano alla fine degli anni ’40.

Che tu sia per me il coltello e I dolori del giovane Werther

Se vi sentite particolarmente sentimentali, potreste provare la strana storia d’amore scritta da David Grossman, Che tu sia per me il coltello, in cui Yair e Myriam scoprono l’importanza dell’immaginazione nei rapporti umani e la sensualità che si nasconde nelle parole.

Un classico da non perdere I dolori del giovane Werther di J. W. Goethe, la storia, raccontata in una serie di lettere, di una straziata passione amorosa.

L’insostenibile leggerezza dell’essere

Se siete curiosi di scoprire le vite degli altri, da non perdere è L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera, la vita di quattro personaggi – Tomáš, Teresa, Sabina, Franz – e delle loro storie d’amore.

Uno, nessuno e centomila

Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello potrebbe farvi riflettere sul fatto che non sempre tutti vedono le cose allo stesso modo: il protagonista, infatti, cade in preda ad una crisi di identità quando scopre che le persone intorno a lui hanno un’immagine della sua persona completamente diversa dalla sua.

Il Gattopardo

Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa potrebbe farvi scoprire che “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” è un detto quantomai datato, anche se ancora attuale. Al centro delle vicende, la casata dei Salina e il Principe Don Fabrizio, alle prese con i mutamenti portati in Sicilia dalla discesa dei Mille e dall’Unità d’Italia.

Il grande Gatsby

Ne Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald ci viene spiegato che non è tutto oro quello che luccica: ticchissimo, potente, invidiato, Jay Gatsby è il re senza corona di West Egg…. ma a tormentarlo è il ricordo di un vecchio amore.

Patrimonio

Particolarmente toccante è Patrimonio, di Philip Roth: il grande narratore americano – da non perdere anche la sua Pastorale Americana – descrive la lotta di suo padre contro un tumore al cervello: uno scritto autobiografico snello nella forma ma denso nella sostanza, per un libro allo stesso tempo crudo nel linguaggio ma anche piedo d’amore.

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