Lampedusa, sversamento di olio combustibile nel mare

A Lampedusa, precisamente tra Guitgia e Cala Croce, vi è stato uno sversamento in mare di olio combustibile. Attualmente non si sa ancora da cosa provenga.

Mare Lampedua
Mare Lampedua – Nanopress.it

Fortunatamente il personale dell’area marina protetta è riuscito a gestire il disastro, salvando la costa e le acque. Grazie ai pannelli assorbenti utilizzati dai soccorsi, le chiazze di olio all’interno del bellissimo mare si sono effettivamente ridotte. 

Lo sversamento di olio combustibile avvenuto a Lampedusa

Durante la giornata di Oggia a Lampedusa, in uno dei tratti più belli della costa, precisamente tra la Guitigia e Cala Croce, vi è stato uno sversamento di olio combustibile. 

La preoccupazione è stata tanta in quanto quella zona rappresenta un’area marina protetta. Sul luogo dell’incidente si sono precipitati il personale dell’area marina protetta, la guardia costiera, la Capitaneria di porto, i vigili del fuoco e il sindaco Filippo Mannino.

Fortunatamente grazie ad interventi attuati tramite dei pannelli assorbenti, le macchie si sono ridotte, arginando il danno ambientale. 

Il sindaco inoltre si è mostrato propenso, qualora la Guardia costiera lo ritenesse necessario, ad emanare un’ordinanza di interdizione dello specchio delle acque.

Attualmente gli accertamenti sono ancora in corso, soprattutto per capire cosa possa aver causato lo sversamento. 

Non è esclusa l’ipotesi che qualche nave abbia scaricato in mare il combustibile intenzionalmente e che la corrente l’abbia trasportato fino all’area protetta.

Gli effetti dello sversamento di sostanze inquinanti in mare

L’area marina protetta colpita dallo sversamento di olio combustibile a Lampedusa, rappresenta una delle zone più belle e preziose dell’isola. Dunque il rischio di essere inquinata dal combustile è stato molto alto. 

Lo sversamento di questo tipo di sostanze in mare è severamente vietato dalla legge italiana e dalla comunità internazionale.

inquinamento mare
Inquinamento in mare – Nanopress.it

Questo perché l’olio combustibile, in questo caso, potrebbe effettivamente creare dei danni permanenti all’ambiente. Infatti il danno avrebbe potuto danneggiare le acque, rendendole inaccessibili, la flora e la fauna marina.

Milioni di pesci sarebbero morti. E in generale il fantastico mare di quell’area avrebbe potuto perdere la sua bellezza.

Lo sversamento di combustibili e sostanze inquinanti in generale, come già è stato accennato, rappresenta una grave violazione del diritto internazionale ambientale e del diritto interno.

Questo potrebbe far intercorrere il soggetto in delle sanzione pensali molto gravi. In questo caso le autorità stanno ancora indagando su quale possa essere stata la causa dello sversamento. L’importante è che il disastro è stato contenuto, salvando così la flora e la fauna dell’area marina.

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