La Germania prende il controllo delle raffinerie della russa Rosneft

In Germania gli impianti della compagnia petrolifera statale, compresa Schwedt, rimangono in linea di principio sotto la supervisione del governo almeno per sei mesi.

La raffineria PCK, controllata da Rosneft,che si trova in Germania
La raffineria PCK, controllata da Rosneft,che si trova in Germania – NanoPress.it

Il governo della Germania assumerà la tutela del gruppo petrolifero russo Rosneft per garantire il funzionamento delle raffinerie di greggio che ha nel suo territorio, inclusa la raffineria di Schwedt, dove arriva l’oleodotto Druzhba. Il ministero dell’Economia afferma in un comunicato che con questa decisione vuole garantire l’approvvigionamento energetico del Paese.

È la seconda volta dal 24 febbraio in Germania che il governo del socialdemocratico prende una decisione di questa portata

È la seconda volta dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina che il governo del socialdemocratico Olaf Scholz prende una decisione di questa portata. Lo ha fatto ad aprile, all’inizio della crisi, con Gazprom Germania, la filiale della compagnia di stato russa del gas, con una mossa senza precedenti.

Le filiali di Rosneft in Germania – oltre a Schwedt, la raffineria PCK ha stabilimenti a Karlsruhe e Vohburg – rappresentano il 12% della capacità di raffinazione del paese, il che la rende una delle più grandi società di lavorazione del petrolio in Germania.

D’ora in poi sono “sotto amministrazione fiduciaria” dell’agenzia nazionale responsabile della gestione delle reti energetiche, la Bundesnetzagentur, si legge nel comunicato ministeriale. Il funzionamento della raffineria strategica di Schwedt, controllata a maggioranza da Rosneft, è stata gravemente interrotta da quando il governo tedesco ha deciso di ridurre drasticamente le sue importazioni di petrolio russo in risposta all’invasione dell’Ucraina e si prevedeva di interrompere completamente le importazioni entro la fine del anno.

Olaf Scholz
Olaf Scholz – NanoPress.it

La gestione del trust entra in vigore questo venerdì ed è inizialmente limitata a sei mesi. Nel caso di Schwedt, che impiega direttamente 1.200 persone e sostiene l’economia della zona, nell’ex Germania dell’Est il governo ha disegnato un “pacchetto globale” con cui dare “una spinta trasformativa” alla regione. Berlino sosterrà la raffineria in modo che l’approvvigionamento di petrolio sia garantito attraverso percorsi alternativi.

L’acquisizione consentirà al governo di rifornire l’impianto con petrolio di altri paesi, cosa che fino ad ora non aveva potuto fare perché la società si rifiutava di utilizzare qualsiasi altro greggio diverso da quello che arriva attraverso il gasdotto di Druzhba (amicizia , in russo) . Il cancelliere Olaf Scholz, il ministro dell’Economia e del clima Robert Habeck e il primo ministro dello Stato di Brandeburgo Dietmar Woidke presenteranno il pacchetto a mezzogiorno. Schwedt non è solo il pilastro economico della regione circostante.

La raffineria fornisce carburante a gran parte della Germania nord-orientale. Secondo il ministero, le filiali tedesche della compagnia petrolifera statale russa (Rosneft, RDG e RNRM) importano ogni mese dalla Russia alla Germania greggio per un valore di diverse centinaia di milioni di euro.

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