Intossicati al ristorante di Varazze: trovate tracce di allucinogeni nel minestrone

Minestrone allucinogeno

[didascalia fornitore=”altro”]Immagine generica di un minestrone / Pixabay[/didascalia]

Sono sette le persone che sono rimaste intossicate in un ristorante di Varazze, in provincia di Savona, per la presenza di tracce di alcaloidi (sostanze allucinogene) nel minestrone. Dal centro antiveleni dell’ospedale Maugeri di Pavia sono giunte le prime conferme: tra gli ortaggi surgelati presenti nel minestrone consumato dai titolari dell’hotel San Celso di Varazze e da tre clienti, è finita un’erba velenosa che ha generato l’intossicazione alimentare collettiva.

Le vittime del minestrone ‘allucinogeno’ sono i titolari del locale con i loro figli oltre a una famiglia di Voghera: tutti e sette sono stati condotti al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, dove sono stati sottoposti a lavanda gastrica e poi ricoverati: gli adulti, per una notte in Astanteria, i minorenni per due giorni in Pediatria.

La coppia di Voghera, ancora sotto shock, ha raccontato: ‘Siamo stati male quasi subito, uno dopo l’altro. Abbiamo accusato i primi sintomi un quarto d’ora dopo aver finito di mangiare. La prima a stare male è stata la moglie del titolare, che aveva finito per prima. Poi tutti gli altri. È stato terribile. Avevamo allucinazioni, vertigini, nausea. Il bambino vedeva le papere sul muro e parlava con loro. Ci siamo salvati solo perché i soccorsi sono stati tempestivi’.

Il Secolo XIX spiega che nei campioni biologici analizzati dal laboratorio di tossicologia, sarebbero stati infatti identificati due alcaloidi, sostanze contenute in diversi vegetali come la mandragora, lo stramonio o la belladonna: ‘Gli alcaloidi sono anticolinergici e fanno venire occhi sbarrati, tachicardia, allucinazioni e convulsioni a seconda delle dosi’, hanno spiegato gli esperti del centro antiveleni del Maugeri. È probabile che le erbe tossiche siano state introdotte nella busta del minestrone surgelato per errore, prima del confezionamento. Ciò può accadere nelle coltivazioni industriali, dove le verdure commestibili si mescolano a quelle velenose, soprattutto laddove non vi siano controlli rigorosi.

Intanto, proseguono le indagini dei Carabinieri, ma fortunatamente le condizioni di tutte le persone coinvolte nella vicenda sono migliorate e la loro salute non desta alcuna preoccupazione.

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