Inchiesta corruzione, il Qatar respinge le accuse arrivate da Bruxelles

 La smentita da parte del Qatar riguardo alcun collegamento tra il Paese e lo scandalo corruzione all’Europarlamento: “Accuse infondate”.

Inchiesta corruzione
Inchiesta corruzione – Nanopress.it

L’inchiesta partita da Bruxelles ha investito l’Europarlamento, e fatto emergere una presunta rete di corruzione tra eurodeputati, funzionari e assistenti. Secondo il Qatar però si tratterebbe di accuse infondate “basata su informazioni gravemente sbagliate

Inchiesta corruzione: la smentita ufficiale da parte del Qatar

Con una nota ufficiale il governo qatariota ha fatto sapere che il Paese non sarebbe coinvolto in alcuna inchiesta, e che anzi, quanto successo in Belgio e scoperto dagli investigatori di Bruxelles non intaccherebbero il Qatar.

Nella nota, diffusa da Politico, si legge della smentita al collegamento diretto tra Qatar e corruzione degli eurodeputati, come aveva fatto emergere invece l’inchiesta parlano di “Paese del Golfo” e che le associazioni con tale inchiesta e il governo di Doha sono frutto di “informazioni gravemente sbagliate”.

Il comunicato conclude poi con una precisazione, in cui si fa riferimento alla correttezza dello Stato del Qatar e all’impegno del Paese a lavorare attraverso la cooperazione “tra istituzioni, e che opera in pieno rispetto delle leggi e regolamentazioni internazionali”. Frasi simili a quelle utilizzate dalla vicepresidente del Parlamento Europeo poche settimane fa.

Nella giornata di ieri Eva Kaili è stata arrestata per corruzione sempre nell’abito dell’inchiesta, proprio su fondi che arriverebbero dal Qatar. Kaili aveva parlato in difesa del Qatar definendolo un esempio nella tutela dei diritti umani, dopo l’introduzione del salario minimo, e aveva puntato il dito contro l’ipocrisia dell’Europa – nel dibattito che aveva interessato il governo di Doha durante le prime fasi del mondiale di calcio.

Emergono intanto i primi dettagli sulla presunta rete di corruzione allestita dal Qatar all’interno delle istituzioni europee, scoperta dagli investigatori di Bruxelles. I sospetti ricadono sui deputati, che avrebbero messo in piedi un’attività di lobbyng. Perquisizioni, interrogatori e arresti in queste ore nei confronti di diverse persone, tra cui 6 in Belgio, 4 arrestate e poi rilasciate secondo la Procura.

Cosa sappiamo sull’inchiesta

Attualmente in arresto come detto la greca Eva Kaili, Pier Antonio Panzeri insieme alla moglie e alla figlia, Francesco Girogi compagno della vicepresidente e Niccolò Figà-Talamanca, a capo della ong No Peace Without Justice. Arrestati e poi rilasciati invece Luca Visentini e il padre di Kaili. Perquisita nella notte la casa del socialista belga Marc Tarabella.

Politico in queste ora ha scritto sull’inchiesta, che di fatto potrebbe trattarsi di uno dei più grandi scandali per le istituzioni europee; le accuse sono infatti di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio di denaro.

Eva Kaili, vicepresidente Parlamento Europeo
Eva Kaili, vicepresidente Parlamento Europeo – Nanopress.it

Secondo l’accusa il Qatar – anche se negli atti compare il nome di “Paese nel Golfo” – che da anni ormai sta tentando di affermarsi a livello internazionale, abbia allestito una rete di corruzione in cambio di denaro, doni, per indurre a decisioni favorevoli per il governo di Doha in sede di Parlamento Europeo.

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