Incendio a Fiumicino: escluso atto doloso, ancora a rischio la metà dei voli

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Rogo a Fiumicino: è divampato un incendio nel terminal 3 dei voli internazionali. I vigili del fuoco hanno lavorato prontamente per spegnere le fiamme, mentre l’aeroporto Leonardo da Vinci veniva chiuso ed evacuato. Secondo le prime informazioni che sono emerse, ci sarebbero tre persone intossicate. Intanto si è deciso di chiudere l’aeroporto almeno fino alle 14 del 7 maggio. Sono state chiuse anche le strade intorno allo scalo e si è provveduto a bloccare la linea ferroviaria che collega Roma a Fiumicino.

I danni sarebbero ingenti, perché sarebbe stata distrutta un’ampia area del terminal 3, che comprendere delle differenti attività commerciali. Sono ancora in corso delle verifiche, per stabilire l’entità del disastro.

Le cause

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Non è ancora chiara l’origine del rogo. Dopo i primi accertamenti è stato chiarito che probabilmente ci sarebbe stato un corto circuito nell’area commerciale. Le autorità stanno ascoltando una testimone, secondo la quale l’origine dell’incendio potrebbe aver avuto inizio in un vano dietro il frigorifero di un esercizio commerciale.

Marco Ghimenti, comandante provinciale dei vigili del fuoco, ha detto che se il corto circuito si fosse verificato al mattino, quando la zona commerciale è piena di passeggeri in transito, i danni sarebbero stati più terribili. Adesso, per ordine della Procura di Civitavecchia, è stata sequestrata l’intera area, quella che comprende il terminal 3 e i voli internazionali.

Le testimonianze

Diverse le testimonianze sul rogo divampato presso lo scalo. Uno degli operatori dell’aeroporto ha riferito di aver visto una colonna di fumo altissima. Gli operai hanno raccontato che, quando si sono accorti del fumo, era mezzanotte e il terminal era stato già bloccato. Ci sarebbe stata molta nebbia e, secondo le testimonianze, le fiamme si sarebbero sviluppate a partire da un ristorante del terminal 3.

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I passeggeri bloccati

Alcune migliaia di passeggeri sono rimaste bloccate all’aeroporto di Fiumicino. Quasi tutti i passeggeri che erano di passaggio per lo scalo sono stati trasferiti in albergo e torneranno all’aeroporto quando sarà riprogrammato il loro volo. Nel frattempo tutte le operazioni per le destinazioni sia nazionali che internazionali sono state spostate al terminal 1. Nelle operazioni di organizzazione si è preferito far atterrare tutti gli aerei in volo e poi, avvisando gli altri aeroporti, non far partire i voli in arrivo.

Molte persone si sono accampate presso l’aeroporto e hanno cercato di trascorrere il tempo come meglio potevano. La società aeroporti di Roma ha cercato di mantenere tranquilla la situazione, distribuendo bottiglie di acqua e rassicurando che i voli riprenderanno al più presto.

I voli

Dalle 12 alle 14 si è avuta una riapertura graduale dello scalo, rendendo operativi 12 voli all’ora. Il consiglio ai passeggeri è stato quello di verificare l’operatività del volo interessato e l’eventuale orario di partenza. Inizialmente si era deciso di chiudere completamente lo scalo, ma poi si è optato per una ripresa non ampia, ma attiva.

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L’annuncio dell’Enac

L’Enac, ente nazionale per l’aviazione civile, ha invitato i passeggeri a contattare le compagnie. Inoltre è stata assicurata la gestione di tutti i voli intercontinentali in arrivo allo scalo. Sono stati avvertiti tutti gli altri scali nazionali, perché siano gestiti nel migliore dei modi i voli che verranno dirottati presso altre destinazioni.

Il blocco dei treni

Per disposizione della Questura, dalle 7 del mattino è stato riattivato il servizio commerciale ferroviario in uscita da Fiumicino, che prima era stato bloccato. Nella tratta Fara Sabina-Fiumicino Aeroporto i treni terminano la corsa a Ponte Galeria e a Parco Leonardo. Il Leonardo Express rimane sospeso, mentre la frequenza dei convogli è stata prolungata ad ogni mezz’ora invece che ai consueti 15 minuti.

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