Gli immigrati cacciati dalle ruspe adesso dormono per strada


Le baracche di Ponte Mammolo a Roma ospitavano 400 persone. Il campo abusivo è stato soggetto ad uno sgombero e la situazione adesso appare allarmante, perché circa 100 migranti sono rimasti a dormire per strada, tra loro ci sono anche minorenni e bambini. Nella baraccopoli ci sono solo macerie, eppure i nordafricani continuano a dormire in quel luogo raso al suolo dalle ruspe. Presso la baraccopoli vivevano anche alcune famiglie ucraine e sudamericane.

Non hanno avuto il tempo di prendere i propri effetti personali e alcuni hanno cercato di fermare le ruspe per recuperare i loro documenti. Non si trattava soltanto di migranti irregolari, rifugiati politici o in attesa del riconoscimento. Per esempio le signore delle famiglie ucraine e sudamericane lavoravano come badanti o donne delle pulizie, perché hanno un regolare permesso di soggiorno. Adesso una parte di queste persone continua ancora a dormire per la strada, senza servizi igienici e in condizioni sanitarie allarmanti, assistita soltanto dai centri sociali, dai medici volontari e dalla parrocchia.

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