Giro d’Italia rinviato, la corsa rosa rimandata a causa del coronavirus

Giro d’Italia rinviato, la manifestazione ciclistica più importante d’Italia deve piegarsi all’epidemia di coronavirus che sta colpendo il mondo intero: la corsa rosa, infatti, sarebbe dovuta partire il 9 maggio 2020 da Budapest, in Ungheria, ma la decisione del Governo ungherese, che proprio a causa del diffondersi del virus ha dichiarato lo stato di emergenza proibendo l’organizzazione di eventi di massa e rendendo impossibile organizzare eventi internazionali, fa slittare a data da destinarsi la corsa rosa.

Il Giro d’Italia rinviato, la data si deciderà dopo il 3 aprile

La decisione del rinvio è arrivata dopo che l’Ungheria aveva reso nota la sua l’impossibilità di ospitare le prime tre tappe del Giro a causa del coronavirus. La prima era prevista il 9 maggio a Budapest, in Ungheria,un cronoprologo di 8.6 km“. Il giorno dopo la carovana si sarebbe dovuta spostare dalla capitale a Györ, per una seconda frazione di 195 km molto panoramica seguendo il Danubio con un finale per velocisti a Györ. Lunedì, alla fine, il saluto all’Ugheria con la Székesfehérvár – Nagykanizsa (204 km), tappa che costeggia quasi interamente il Lago BalatonLa società RCS, organizzatrice dell’evento, ha comunicato che “avendo preso conoscenza della situazione nazionale e internazionale si è deciso di rimandare il Giro 2020″.

Le nuove date della corsa rosa verranno comunicate soltanto dopo il 3 aprile quando scadrà il dpcm del Governo nato proprio per contrastare l’emergenza coronavirus in Italia e dopo che l’organizzazione si sarà confrontata con il Governo, gli Enti locali e territoriali e le Istituzioni sportive italiane e internazionali. Slitta così, a data da destinarsi, la corsa ciclistica più importante d’Italia nonché uno degli eventi sportivi più famosi al mondo, non solo nel panorama delle due ruote, ma nell’intero settore sportivo. Difficile, allo stato attuale, ipotizzare una nuova data d’inizio per il Giro d’Italia rinviato: una accurata valutazione sarà fatta al termine del periodo di limitazione della mobilità imposto dal Governo e, quando la situazione sarà tornata alla normalità, si prenderanno in esame le prima date utili per dare alla manifestazione.

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