Vodafone aderisce a “Solidarietà digitale” e pensa al futuro a banda larga

Nello specifico momento di grave emergenza in cui l’Italia versa, è degna di nota l’adesione di Vodafone all’iniziativa “Solidarietà digitale” – promossa dal Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione con il consenso dell’AgID -, volta ad aiutare le famiglie attraverso un sostegno concreto. La necessità di ricorrere al cosiddetto lavoro agile – smart working o telelavoro che dir si voglia – e, per i più giovani, di un approccio necessariamente diverso allo studio, che preveda l’insegnamento a distanza e l’esigenza imposta di dover seguire le lezioni all’interno della propria abitazione, ha portato Vodafone a rimuovere in automatico le soglie di traffico voce e dati.

Ma l’emergenza legata alla diffusione del COVID-19 non riguarda evidentemente solo le famiglie. Anche le imprese e le persone in possesso di partita IVA in questo momento sono chiamate ad affrontare un periodo imprevedibilmente complesso. Ed è per questo che l’agevolazione Vodafone si estende anche alle loro SIM.

In un momento complicato come quello che stiamo vivendo, in cui si è resa necessaria la decisione del Governo di limitare la possibilità di contagio di fatto vincolando i cittadini italiani a rimanere a casa, poter contare su connessioni stabili che consentano di lavorare o di seguire le lezioni anche da casa è sicuramente un aiuto molto importante.

Servizi a banda larga, il futuro che diventa realtà

Tutto ciò nell’attesa di vedere finalmente sbloccate le risorse destinate al finanziamento dei servizi a banda ultralarga, fondamentali per far fronte alla crescente domanda di connessioni stabili e veloci in Italia. Cosa al momento non ancora avvenuta, ma che si potrebbe concretizzare nel corso della prossima estate.

Si tratta di 1,3 miliardi di euro, a disposizione per soddisfare le richieste di diversi enti; ad usufruirne, sotto forma di voucher, saranno circa 4 milioni di piccole imprese con meno di 250 dipendenti, 40.000 istituti scolastici e i nuclei familiari con un reddito ISE inferiore ai 20 mila euro, oltre a 500 centri per l’impiego. A questi ultimi e alle scuole saranno destinati 5.000 euro, 3.000 alle attività produttive e fino a 300 euro spetteranno alle famiglie. A definire tempistiche e modalità di distribuzione dei voucher penserà il COBUL, che vede la partecipazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’AgID, il Ministero dello sviluppo economico e Infratel.

Approvare questo sblocco sarebbe un passo importante non solo al fine di colmare il gap infrastrutturale tra l’Italia e gli altri paesi europei, ma soprattutto perché ciò permetterebbe di sostenere in maniera concreta l’economia e lo sviluppo di imprese, istituzioni pubbliche e famiglie, grazie all’introduzione in aziende, scuole e piccole realtà familiari, di servizi e prodotti che consentono di incrementare la qualità dei sistemi di connettività in fibra ottica.

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