Giocatori sconfitti: l’allenatore li manda ai lavori forzati

“Andate a lavorare, andate a lavorare”. Quante volte ci è capitato di sentire negli stadi della nostra Serie A questo coro? Quando una squadra perde per un lungo periodo e il pubblico inizia ad infastidirsi, ecco che immancabile si innalza nel cielo questo grido di protesta. Mai era successo però che dei giocatori andassero realmente a lavorare dopo le sollecitazioni del pubblico fino ad oggi. Il tecnico del Banik Ostrava, squadra che milita nella massima divisione della Repubblica Ceca, ha deciso di mandare la sua squadra a lavorare dopo l’umilante sconfitta rimediata in coppa nazionale contro una squadra di quarta divisione.

Una sconfitta, una vera umiliazione mal digerita dai tifosi del Banik che hanno sollecitato, in modo molto veemente, i giocatori ad impegnarsi maggiormente quando scendono in campo. Da qui l’idea dell’allenatore Radomir Korytar di punire esemplarmente i giocatori della propria squadra con un programma di allenamento molto particolare: impugnare zappe e vanghe e rimettere a nuovo il centro tecnico del club. I giocatori si sono dovuti alzare alle 6:45 per mettersi a lavorare presso il centro sportivo nel quale si allenano ogni giorno. Oltre alla brutta sconfitta nella Coppa Nazionale, il Banik ha iniziato la stagione in modo pessimo con un solo punto in cinque giornate di campionato. Un ruolino di marcia da retrocessione che ha fatto spaventare tifosi e tecnico della squadra ceca. Non tutti i giocatori hanno accettato la punizione forzata tanto che si sono lamentati con i dirigenti del club come ha spiegato lo stesso tecnico del BaniK: “I giocatori, alla notizia dei lavori forzati, non hanno accettato tutti l’idea di buon grado. Alcuni hanno avuto dei problemini come il centrocampista Dyjan Carlos de Azevedo, che ha lamentato forti dolori alle braccia altri si sono lamentati con la dirigenza del club. Ma non mi importata sarà cosi tutta la settimana e fino a Venerdi lavoreremo solo al restauro del centro sportivo, non voglio più vedere in giro sterpaglie e rami, cosi poi magari i miei ragazzi capiranno la fortuna e il privilegio di essere dei calciatori rispetto a fare gli operai ed in campo torneranno ad impegnarsi seriamente. Questa punizione deve servire da esempio per il futuro” ha concluso Korytar.

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