Financial Times: “Fontana putiniano e contro omosessualità”

Dalla più autorevole stampa britannica arriva un’intromissione, legittima, sulla seconda mossa di quello che sarà il governo Meloni. Lorenzo Fontana, per il Financial Times “ammiratore di Putin”, dà preoccupazioni sul nuovo percorso della nostra politica estera.   

Fontana
Fontana a destra – Nanopress.it

Il Financial Times mette i puntini sulle i e avverte. “Il Parlamento elegge come presidente (della Camera Ndr) un putiniano euroscettico“, così il noto giornale britannico commenta l’elezione di Lorenzo Fontana a Montecitorio. È un atto mal visto oltre Manica. Regalo di Fratelli d’Italia a Salvini che voleva a tutti costi uno dei suoi fra le alte cariche dello Stato.

Ma c’è di più. Nell’articolo del FT apparso online questo pomeriggio a firma di Amy Kazmin e Giuliana Ricozzi, si sottolineano “le profonde tensioni e la orgogliosa rivalità personale tra i tre leader“. Tre mastini insomma Meloni, Salvini e Berlusconi, come hanno dato prova di esserlo durante la battaglia per la conquista delle poltrone ancora aperta.

E i dubbi si aggiungono su come e quanto la coalizione di maggioranza sarà in grado di approvare le riforme, necessarie per il Paese ma completamente assenti dal dibattito politico ora proiettato soltanto sulla formazione del governo.

Fontana “espressione di putinismo”

Il Financial Times, poi, spiega come l’elezione di Lorenzo Fontana, terza carica dello Stato, “Rifletta il forte potere e l’influenza dell’ala pro Putin nella Lega di Salvini“, un campo su cui il nuovo governo dovrà confrontarsi. Meloni, dicono gli analisti citati da FT, “non ha il controllo della situazione“.

Il progetto Fontana cozza con la linea sempre dettata da Giorgia Meloni che ha continuamente ribadito supporto all’Ucraina senza se e senza ma. Ma fra il dire e il fare c’è di mezzo un presidente della Camera, a cui Meloni ha dato l’ok. E che si è detto amico dei neonazisti greci di Alba Dorata, con tanto di video online.

Salvini
Salvini abbraccia Fontana – Nanopress.it

E c’è anche il leader del Carroccio a rincarare la dose. Si legge sulle pagine del FT che Salvini “si lamenta dell’alto prezzo che gli Italiani stanno pagando per le sanzioni economiche alla Russia“.

Fontana sfavorevole alle sanzioni contro la Russia

I segnali giunti dal governo, sembrano spiegare bene come una pianta potenzialmente sana si possa ammalare in un batter d’occhio a causa di un parassita che l’attacca. “I dubbi sulle capacità del nuovo governo di dare un seguito alla linea che Draghi ha avuto sul conflitto, sono amplificati dall’elezione di Fontana“, continua l’articolo. E porta più argomenti: come la visita di Fontana in Crimea del 2014. In quell’occasione il neo presidente della Camera si recò nella regione occupata dalla Russia in qualità di osservatore del referendum farsa.

È contrario alle sanzioni verso la Russia Fontana e, nello stesso anno, si è presentato al Parlamento europeo indossando una maglietta con impressa la scritta “No alle sanzioni contro la Russia“. E, a proposito, ritiene la Russia di Putin una società “modello“. È contrario alla omosessualità e ai migranti, come si leggeva nello striscione esposto ieri in Parlamento dall’opposizione “No a presidente omofobo pro Putin”.

Ma nell’Aula alta non va meglio, continua l’autorevole giornale britannico, riferendosi al neo presidente del Senato Ignazio La Russa, il quale recentemente ha etichettato “Tutti gli italiani come eredi del Duce”.

Impostazioni privacy