Fabrizio Corona resta in carcere perché «socialmente pericoloso»: pronto allo sciopero della fame

Fabrizio Corona

Fabrizio Corona deve restare in carcere perché «socialmente pericoloso». Lo ha stabilito il giudice della Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti, respingendo la richiesta di affidamento in prova in una comunità presentata nei giorni scorsi dall’avvocato di Corona, Ivano Chiesa. Il quale si dice «sotto shock» e annuncia che il suo assistito, per protesta, è pronto allo sciopero della fame.
«In assenza di positivi elementi di novità – si legge nel provvedimento del giudice – e in presenza di plurime violazioni alle prescrizioni, di condotte illecite e di provvedimenti emessi dal Tribunale – Sezione Autonoma Misure di prevenzione che offrono elementi anche sulla attuale pericolosità sociale del condannato, si ritiene che non si possa consentire a così breve distanza, al di là delle valutazioni in punto di ammissibilità, la concessione della richiesta misura».

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Corona, tre mesi fa condannato per un reato fiscale, sarebbe «socialmente pericoloso» in virtù di alcuni comportamenti non consoni tenuti durante il precedente affidamento in prova, prima di essere arrestato a ottobre 2016 per la storia dei 2,6 milioni di euro nascosti sotto un soffitto e sequestrati.

Tra i comportamenti ritenuti non consoni le foto hot in barca con la fidanzata Silvia Provvedi (maggio 2016), nonché il mancato rispetto dell’orario di rientro in casa, la guida con una moto senza patente e il «progressivo andamento delle assenze di Corona ai colloqui concordati e ai controlli tossicologici alla luce delle relazioni di aggiornamento dell’UEPE (ufficio esecuzione pena) e del Sert».

Il legale: «Siamo sotto shock, ma andremo avanti»
L’avvocato di Fabrizio Corona, Ivano Chiesa, promette che la battaglia andrà avanti: «Tutti ci aspettavamo che Fabrizio potesse tornare a casa dopo la sentenza positiva a suo favore o almeno che potesse andare ai servizi in comunità. Siamo sotto shock, ma andremo avanti, chiederemo ancora l’affidamento in prova sul territorio».

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