Euro 2016: stadi vuoti contro il terrorismo

Stadi chiusi Euro2016

All’indomani degli attentati di Bruxelles, in Belgio, la politica e gli enti predisposti all’organizzazione degli Europei di Francia, che si terranno dal 10 giugno al 10 luglio, iniziano a discutere del possibile annullamento di alcune amichevoli pre-Euro 2016, della chiusura degli stadi e della “fan-zone” (luoghi predisposti alla visione delle partite con maxi-schermo per i tifosi che non possiedono il biglietto) per aumentare la sicurezza da parte delle forze dell’ordine e ridurre al minimo i casi di pericolo.



Vedere uno stadio vuoto è una sconfitta per il calcio
ma, come ha dichiarato il premier francese Manuel Valls, “annullare le partite di Euro 2016 sarebbe la cosa peggiore da fare, sarebbe una vittoria per il terrorismo”. La paura c’è, ma lo sport deve andare avanti. Gli Europei di calcio si faranno come il giro delle Fiandre, dei muri e del pavé. Il problema sarà la gestione dei luoghi, degli stadi e degli spazi dove i tifosi si fionderanno prima delle partite e dopo le gare.

L’annullamento dell’amichevole Belgio-Portogallo è quasi certa, era programmata per il 29 marzo proprio a Bruxelles. Giancarlo Abete, vicepresidente della UEFA, ha espresso il suo disagio nell’affermare che “gli stadi potrebbero rimanere vuoti ma gli Europei si faranno”.

Il 10 giugno inizieranno gli Europei con la prima partita tra Francia-Romania che inaugurerà ufficialmente l’inizio della competizione. Gli Europei interesseranno 10 stadi francesi, 10 città, 51 partite e 24 squadre. Ci sono molte partite a rischio attentati: sicuramente quelle che giocheranno Francia, nel Girone A, e quelle del Belgio, nel Girone E, in cui c’è anche la Nazionale Italiana.

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