Emanuela Orlandi, riaprono le indagini. Ali Agca: “Pronto a rivelazioni con prove”

Emanuela Orlandi: dopo la riapertura delle indagini, è ritornato a parlare anche Ali Agca. Ecco le rivelazioni del terrorista turco.

Pietro Orlandi
Pietro Orlandi in piazza del Sant’Uffizio durante sit-in per Emanuela Orlandi nel giorno del suo compleanno

Dopo la riapertura del caso Emanuela Orlandi, ritorna a parlare anche Mehmet Ali Agca, il quale afferma di poter fare ulteriori rivelazioni sul caso della cittadina vaticana, scomparsa 39 anni e mai più ritrovata. “Da 40 anni il Vaticano subisce una gravissima campagna di calunnia”, ha affermato il terrorista turco.

Emanuela Orlandi, riapertura del caso: nuove dichiarazioni di Ali Agca

Dopo la riapertura del caso di Emanuela Orlandi, Mehmet Ali Agca è ritornato a parlare sulla sparizione della giovane cittadina vaticana, scomparsa nel lontano 7 maggio 1983. A quasi quarant’anni dalla sua sparizione, il terrorista turco afferma di avere ancora ulteriori rivelazioni da fare.

L’uomo ha dichiarato che il Vaticano ha fatto una “mossa doverosa” nel decidere di aprire il caso della Orlandi, in quanto da quasi quattro decenni – a suo dire – il Vaticano è sottoposto a quella che lui definisce “campagna di calunnia di aver stuprato e ucciso Emanuela”.

Secondo Agca, la giovane non avrebbe subito violenze, in quanto sarebbe stata trattata sempre in modo umano. Agca, inoltre, afferma – in una intervista all’AdnKronos – che può fare delle rivelazioni, corredate da “prove documentali“.

Ali Agca
Ali Agca – Nanopress.it

Il Vaticano come difensore di vita e dignità

Il terrorista turco, inoltre, aggiunge che sono state fatte delle vere e proprie “calunnie di pedofilia contro i papi onesti” da parte di coloro che vogliono smantellare il Vaticano e che, secondo il suo punto di vista, sarebbero gli stessi che nasconderebbero “verità orribili sui covi della pedofilia“.

L’ex esponente dei Lupi grigi turchi esorta il Vaticano a rimanere l’unica istituzione capace di difendere sia la dignità che la vita.

Ali Agca, inoltre, ha affermato che su Emanuela Orlandi ci sarebbe un dossier segreto. L’attentatore di Papa Wojtyla, infatti, sostiene che tale documento non viene consegnato dal Vaticano, in quanto rappresenterebbe una sorta di ammissione di colpa. Se la Santa Sede fosse innocente, dunque, per Agca, avrebbe già consegnato tale dossier.

La giovane, dunque, sarebbe stata rapita a causa di un intrigo messo in atto all’interno della Chiesa, secondo quanto si legge nella lettera scritta e recapitata a Pietro Orlandi, fratello della giovane scomparsa. Un caso che, secondo quanto si legge dalla missiva, sarebbe connesso a quello di Mirella Gregori, un’altra giovane scomparsa e mai più ritrovata.

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