Elezioni, Rdc focus della campagna elettorale: cosa potrebbe succedere da lunedì

Il reddito di cittadinanza ancora come focus della campagna elettorale. I possibili scenari a partire dal giorno dopo le elezioni.

Palermo, Giorgia Meloni
Palermo, Giorgia Meloni – Nanopress.it

Tutte le diverse posizioni dei partiti, rispetto al Reddito di cittadinanza. Da Giorgia Meloni che dice stop a bonus e incentivi, alla Lega che parla invece di fallimento. Di Maio e Letta chiedono un miglioramento, un potenziamento: i possibili scenari post voto.

Il reddito di cittadinanza focus della campagna elettorale: cosa potrebbe succedere da lunedì

Questa volta non come proposta rivoluzionaria, il Reddito di cittadinanza è rimasto al centro del dibattito politico, proprio in periodo di elezioni. In queste ultime ore abbiamo potuto ascoltare le diverse testimonianze dei leader delle coalizioni e dei partiti, interfacciassi ed entrare in conflitto sull’Rdc in maniera abbastanza variegata.

Se da un lato c’è chi come Giorgia Meloni crede che possa solamente servire come incentivo a non tirarsi su le maniche, +Europa nell’alleanza di centro sinistra vorrebbe rivederlo, ma non eliminarlo del tutto. E Fratelli d’Italia pare in buona compagnia in questa visione, visto quanto dichiarato in queste ore dai vertici degli altri partiti della destra.

Ancora una volta, due fazioni contrapposte su una vecchia idea, una vecchia proposta. Uno spreco di energie pare non ritenuto tale però in ottica elezioni. Si, perché con l’avvicinarsi di domenica 25 settembre, il Reddito di cittadinanza è tornato focus delle discussioni, forse anche qualcosa di più.

Reddito di cittadinanza, le posizioni dei partiti e gli scenari post voto

E più che focus, sarebbe il caso di chiamare l’Rdc il nuovo protagonista del dibattito. Si, perché mentre Giuseppe Conte ha giustamente impostato la sua campagna sulle cose buone fatte dall’ultima legislatura – e il reddito sarebbe una di queste – la Meloni spinge sull’aiuto alle fasce non in grado di lavorare: pensionati, over 60 e famiglie con disabili a carico.

Una Giorgia Meloni che ieri si è recata in Sicilia, dove a Palermo in piazza Politeama non è stata ben accolta da alcuni manifestanti. Pacifici, ben inteso, non più che qualche decina, ma in ogni caso ben repressi dalla polizia e non fatti avvicinare al palco. Mancherebbe altro.

Ma le critiche al sussidio non vengono solo da Fratelli d’Italia, in ogni caso intenzionati a rafforzare “percorsi formativi” finanziati dal fondo sociale europeo.

Per quanto riguarda il centro sinistra invece, la volontà sembrerebbe quella di rinnovarlo, modificarlo e potenziarlo. L’Rdc ha fornito sostegno a 76mila persone con disabilità e ha salvato un milione di cittadini dalla povertà, risponde Enrico Letta, che si focalizza anche sul mercato del lavoro. Il numero uno del Partito democratico parla della povertà come una sconfitta per la società; sconfitta a cui si deve rimediare.

Enrico Letta
Enrico Letta – Nanopress.it

Ancor più intenzionato a sostenerlo Luigi di Maio, uno dei creatori del sussidio, che vorrebbe rendere più efficiente il reddito, ma mai eliminarlo. Miglioramenti che potrebbero riguardare ciò che non ha funzionato, come i centri per l’impiego.

Ultima ma non meno importante la Lega, che parla di fallimento del reddito di cittadina, ammettendo in ogni caso che abbia contribuito al ristoro della povera gente.

Lo ha detto Claudio Durino, il quale vorrebbe dedicare le risorse piuttosto sulla formazione professionale, o a degli incentivi per l’inserimento nel mondo del lavoro. L’esponente del Carroccio ha concluso commentando che le persone perderebbero inoltre la volontà di mettersi in gioco.

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