Elezioni 2018: il programma politico del Movimento 5 Stelle

Elezioni 2018: il programma politico del Movimento 5 Stelle

[didascalia fornitore=”ansa”]Grillo, Di Maio e Casaleggio Jr.[/didascalia]

Il candidato premier Luigi Di Maio ha presentato il programma politico del Movimento Cinque Stelle per la campagna elettorale per le elezioni politiche 2018. Il programma di governo a cinque stelle è racchiuso in un elenco già ribattezzato ‘i 20 punti per l’Italia’, che tratta temi e argomenti già affrontati da altri partiti, soprattutto del centrodestra. Alcuni esempi dei punti toccati dal programma del Movimento Cinque Stelle per le elezioni politiche 2018? Stop alla burocrazia in favore delle imprese e del lavoro, valorizzazione del made in Italy, sì al Reddito e alla Pensione di cittadinanza, meno tasse, modifiche a spesometro e redditometro, tagli ai costi della politica, lotta alla corruzione, più welfare, giustizia rapida, interventi per la natalità. Ma vediamo di seguito i punti del programma politico del Movimento Cinque Stelle per le elezioni politiche 2018.

E a chi critica il M5S dichiarando che non avrà i numeri per governare (è stato Gentiloni, ndr), ha risposto il candidato premier del M5S, Luigi Di Maio, ospite a ‘Mattino Cinque’, precisando: “Non abbiamo i numeri? L’ultimo ad aver detto quella frase è stato Fassino e ci hanno consegnato il Paese”, ricordando le ”dichiarazioni profetiche” di Piero Fassino che per un certo periodo hanno anche invaso i social, dopo che il politico del Partito Democratico era diventato una sorta di meme.

Ma torniamo alle elezioni politiche 2018, con il programma del Movimento Cinque Stelle diffuso in 20 punti.

Elezioni Politiche 2018: Programma M5S per il governo dell’Italia

Nel programma del Movimento Cinque Stelle per le elezioni politiche 2018 c’è ampio spazio riservato al tema del lavoro, partendo dalla ‘sburocratizzazione’ della macchina pubblica e fino ad arrivare alla creazione di nuovi posti. spazio anche al welfare, ai diritti civili, alla diminuzione delle tasse, all’aumento della qualità della vita, ai tagli ai costi della politica, alla lotta alla corruzione, alla sicurezza ed alla diffusione di un nuovo sentimento di legalità. Altri temi sono il contrasto delle politiche di immigrazione selvaggia, la riforma della giustizia e della scuola. Vediamo di seguito in dettaglio i punti del programma politico del Movimento Cinque Stelle per le elezioni 2018.

Il lavoro nel Programma politico 2018 del Movimento Cinque Stelle è centrale. Uno dei temi riguarda la “smart nation” e i progetti per fare in modo di attrarre investimenti ”ad alto moltiplicatore occupazionale per creare nuove opportunità di lavoro e nuove professioni”. Tali investimenti, secondo i Cinque Stelle, devono soprattutto mirare alla creazione di nuove figure professionali per sfruttare i nuovi settori occupazionali del futuro, riguardanti ad esempio “l’internet delle cose”, l’industria delle auto elettriche, la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Per quanto riguarda il made in Italy, il Movimento Cinque Stelle punta alla valorizzazione e tutela dei prodotti italiani minacciati dai trattati internazionali e alla creazione di un Ministero del Turismo separato da quello dei Beni Culturali.

I Cinque Stelle ipotizzano anche la spesa di oltre 2 miliardi di euro per la riforma dei centri per l’Impiego e l’avvio della flex security per dare alle imprese più competitività e permettere a tante persone di uscire dalla condizione di povertà.

Il Reddito di cittadinanza è da sempre uno dei cavalli di battaglia del Movimento Cinque Stelle, al quale si è affiancato da qualche tempo la pensione di cittadinanza, ossia una pensione minima di 780 euro netti al mese a tutti i pensionati (1.170 euro netti al mese per coppia di pensionati). Tema principale resta il superamento della Legge Fornero, l’istituzione della Quota 100 oltre alla Quota 41, l’introduzione della staffetta generazionale, la revisione delle categorie di lavoro usuranti e la reintroduzione della cosiddetta Opzione donna.

Per venire in aiuto delle famiglie con figli, i Cinque Stelle propongono di applicare la formula del modello francese che si basa su rimborsi per asili nido, pannolini e baby sitter. Viene prevista l’iva agevolata per prodotti neonatali, per l’infanzia e per la terza età. E l’innalzamento dell’importo detraibile per l’assunzione di colf e badanti. Per tutto ciò sono stati previsti 17 miliardi di euro. Da recuperare grazie ai tagli dei costi della politica.

Infatti i pentastellati sono convinti che grazie ai tagli degli sprechi in politica (pensioni d’oro, vitalizi, privilegi, opere inutili), alla riorganizzazione delle partecipate, alla spending review della spesa improduttiva e alla lotta alla grande evasione fiscale si possono risparmiare ben 50 miliardi da reinvestire in Welfare.

Anche i cinquestelle puntano allo slogan ‘meno tasse, più qualità della vita’, perciò nel programma delle elezioni politiche 2018 c’è la riduzione delle aliquote Irpef e l’esenzione dal pagamento delle tasse per chi ha redditi fino a 10mila euro. Altro tema è l’abolizione reale degli studi di settore, dello split payment, dello spesometro e di Equitalia, ma anche la riduzione del cuneo fiscale e la riduzione drastica dell’Irap per le piccole e medie imprese.

Nel programma dei cinque stelle c’è anche il superamento della Buona Scuola, con l’abolizione del precariato, un piano assunzioni razionale in base al fabbisogno delle scuole, l’incremento della spesa pubblica per l’istruzione scolastica.

Il programma del M5S per l’ambiente punta sulla green economy come motore trainante dell’economia italiana. Luigi Di Maio promette 200mila posti di lavoro dal settore del riciclo dei rifiuti e 17mila nuovi posti di lavoro per ogni miliardo di euro investito nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica. Obiettivo è l’uscita dal petrolio entro il 2050 e l’introduzione nel mercato di un milione di auto elettriche.
Altri investimenti pari a 50 miliardi di euro sono previsti su: innovazione, energie rinnovabili, manutenzione del territorio, contrasto al dissesto idrogeologico, adeguamento sismico, banda ultra larga, mobilità elettrica. E’ stata inserita in programma anche la creazione di un Ministero del Turismo separato da quello dei Beni Culturali.

Luigi Di Maio presenta programma M5S

[didascalia fornitore=”ansa”]Luigi Di Maio presenta il programma politico del Movimento Cinque Stelle per le elezioni 2018[/didascalia]

I cinquestelle hanno messo in programma un aumento delle risorse per la Sanità Pubblica e puntano alla riduzione sostanziale delle liste di attesa per tutti gli esami medici. Per quanto riguarda il tema controverso dei vaccini, il Movimento 5 Stelle fa sapere di essere favorevole alle vaccinazioni obbligatorie, ma se andranno al governo cambieranno la legge Lorenzin riportando le cose, in sostanza, a come erano prima, ossia la nuova legge sarà sulla raccomandazione dei vaccini, e sull’obbligo dei soli 4 vaccini che erano già obbligatori prima della legge approvata il 28 luglio scorso.

Per quanto riguarda il tema scottante dell’immigrazione, il Movimento Cinque Stelle punta a fermare il cosiddetto business dell’immigrazione, con 10.000 nuove assunzioni nelle commissioni territoriali per valutare, in un mese, come negli altri paesi europei, se un migrante ha diritto a stare in Italia o no. Altro punto è fare in modo che la cooperazione internazionale sia finalizzata anche alla stipula di trattati per i rimpatri.

Novità presente nel programma della campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle per le elezioni politiche 2018 è la creazione di una Banca pubblica per gli investimenti per piccole imprese, agricoltori e famiglie, la riforma bancaria Glass Steagall act contro le speculazioni, la creazione della Procura nazionale per i reati bancari e una serie di tutele che permettano ai cittadini ‘truffati’ dalle banche di essere risarciti.

I pentastellati hanno in programma 10mila nuove assunzioni nelle forze dell’ordine e due nuove carceri per dare ai cittadini più sicurezza e legalità.

Altro tema cruciale nel programma del Movimento Cinque Stelle è la riforma della giustizia, prima di tutto con l’abolizione immediata di 400 leggi considerate ‘inutili’: ‘stop alla giungla delle leggi’ si legge nel documento, in nome di meno burocrazia per imprese e cittadini, ma non solo. Per il M5S occorre fare in modo che la giustizia in Italia sia rapida, equa e efficiente, puntando verso la riduzione della durata dei processi e la certezza del processo.

Punto focale resta la lotta alla corruzione, con la modifica 416 ter sul voto di scambio politico mafioso, la riforma della prescrizione, l’introduzione del Daspo per i corrotti e l’uso di agenti sotto copertura e delle intercettazioni informatiche per reati di corruzione.

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