È morto Omar Monestier, direttore del ‘Messaggero Veneto’ e ‘Il Piccolo’

Si è spento Omar Monestier, direttore del Messaggero Veneto e de Il Piccolo. L’uomo era molto apprezzato nel mondo del giornalismo.

Omar Monestier
Omar Monestier – Nanopress.it

È morto Omar Monestier, giornalista e direttore del Messaggero Veneto e de Il Piccolo. Aveva 57 anni.  Il mondo del giornalismo è in lutto per la perdita di una persona molto apprezzata nel campo, che ha portato avanti la sua professione con rigore e rispetto per le notizie. L’uomo, colpito da un malore improvviso, mentre in casa sua, a Belluno, lascia moglie e quattro figli.

Omar Monestier, morto diretto del Messaggero Veneto e de Il Piccolo

Si è spento, all’età di 57 anni, Omar Monestier, giornalista italiano e direttore di diverse testate giornalistiche, come Il Messaggero Veneto e Il Piccolo, nonché ex direttore di altri giornali, appartenenti al gruppo Gedi, come Tribuna di Treviso, Mattino di Padova e Nuova Venezia. È stato sorpreso, nella notte, da un malore, mentre era in casa sua a Belluno.

Classe ’64, Monastier ha lavorato insieme a Paolo Pagliaro e Fabio Barbieri per diversi anni. Divenne, nel 1992, giornalista professionista, dopo aver lavorato, al fianco di Pagliaro, per il giornale Cronaca di Verona, come vice caposervizio della redazione provincia.

Nel 1994, cambiò mansione e divenne caposervizio della cronaca cittadina, quando si traferì al Bolzano per iniziare a lavorare presso Il Mattino dell’Alto Adige, come caporedattore.

Nel 1997, il giornalista rassegnò le dimissioni per assumere l’incarico di caporedattore de L’Alto Adige. Nello stesso anno, assunse anche il ruolo di vicedirettore de Il Mattino di Padova. Monestier lascia la moglie e quattro figli.

Omar Monastier insieme all'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Omar Monastier insieme all’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Il cordoglio dal mondo della politica

Luca Zaia, governatore della Regione Veneto, ha espresso il proprio rammarico per la prematura scomparsa del giornalista che lui definisce “un veneto doc“, molto stimato nella regione che “ha lasciato la sua impronta indelebile” nel mondo del giornalismo, grazie al modo fine e concreto in cui scriveva e ricercava la verità.

Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste, è rimasto affranto dalla morte del giornalista che ha definito “una persona intelligente e acuta” che, nel corso del tempo, ha apprezzato molto. Anche Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, ha speso parole ricche di apprezzamento nei confronti di Monestier, che ha descritto come un “uomo di carattere, di profonda intelligenza e grande correttezza”.

Un volto, dunque, che rimarrà per sempre nel cuore e nella mente di coloro che hanno avuto modo di conoscerlo, nonché un nome indelebile nel giornalismo veneto.

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