Donna uccide tre figlie in Grecia

Una donna uccide tre figlie in Grecia o almeno questa è l’accusa che le viene mossa oggi. La trentatreenne di Patrasso già in carcere da Aprile ad Atene proprio per l’omicidio della figlia maggiore viene accusata, oggi, anche dell’uccisione delle altre due sue figlie.

Donna uccide tre figlie
esami tossicologici-Nanopress.it

La Grecia è sotto shock a seguito della notizia riportata oggi. Una donna di 33 anni, Roula Pispirigou, una infermiera separata dal marito, già in carcere nella capitale con l’accusa di aver ucciso la sua figlia maggiore, a seguito di ulteriori indagini, oggi viene accusata anche della morte delle altre due sue figlie.

Era tetraplegica Georgina la bambina di 9 anni già ricoverata in Ospedale dove poi è morta e per il cui suo presunto omicidio la mamma è rinchiusa in un carcere di massima sicurezza.

Nel 2019 e nel 2021 invece la morte e, forse, l’uccisione delle altre due sue figlie. Le vittima una bambina di tre anni e mezzo Malena ed un altra di sei mesi la piccola Iris. L’ultimo omicidio quello che ha finito con l’incastrare la donna riguarda proprio la sua bambina di nove anni.

Quest’ultima morta per avvelenamento da Ketamina un potente anestetico. La figlia maggiore era, però, già più volte stata ricoverata in Ospedale. Mai nessuno avrebbe potuto immaginare, però, il triste e tragico epilogo.

Esami tossicologici sulla bambina e l’autopsia hanno poi finito con l’incastrare la madre. Separata dal marito ed infermiera avrebbe infierito sulle sue figlie sino ad ucciderle.

L’accusa dei pubblici ministeri

Secondo i pubblici ministeri che oggi accusano la donna, da ulteriori accertamento compiuti sui corpicini delle due altre figlie sventurate la causa della morte sarebbe asfissia e non insufficienza epatica e un sospetto difetto cardiaco come, invece, denunciato alla morte delle bambine.

Bandiera Greca
Bandiera della Grecia-Nanopress.it

La madre, però, anche nella udienza tenutasi a Marzo, nella capitale del Peloponneso, ha sempre rigettato al mittente le accuse. Non riconoscendo nemmeno quello che in quel momento era, forse, l’unico omicidio scoperto. Non ha mai confessato, non ha mai ammesso sue responsabilità nella morte della figlia.

In Grecia già in occasione di quella udienza si erano scatenate manifestazioni in cui si chiedeva la pena di morte per chi uccide i suoi figli. Non osiamo immaginare cosa potrà scatenarsi oggi alla notizia dell’orrore.

La madre, rinchiusa nell’istituto di massima sicurezza di Korydallos vicino Atene, non avrebbe ucciso una figlia ma bensì tutte e tre le sue figlie in momenti diversi. Omicidio volontario per la donna che uccide tre figlie. E’ al momento l’accusa che pende sulla giovane originaria di Patrasso il cui caso è opportuno ricordare è ancora aperto.

Non si conoscono le ragioni alla base di questo orrore ne al momento sembrano esserci prove schiaccianti. Non ci sono spiegazioni per questo gesto snaturato. Un vero e proprio orrore a cui l’opinione pubblica ancora sotto shock non riesce a credere.

Il papà, l’ex marito della donna, Manos Daskalakis, è convinto della colpevolezza della sua ex. L’avvocato della donna tenuta in custodia cautelare teme, invece, che queste accuse possano essere solo il frutto del clima che si è venuto a creare.

 

 

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