David di Donatello, Asia Argento la grande esclusa: ‘Grazie di non avermi invitata’

David di Donatello Asia Argento

[didascalia fornitore=”Ansa”]Asia Argento ospite della 35^ edizione del Turin Film Festival.[/didascalia]

Era scontato che la grande assente dei David di Donatello 2018, Asia Argento, commentasse con ironico disprezzo la ‘sfilata’ a inizio cerimonia delle donne di Dissenso Comune, la lettera-manifesto firmata il mese scorso da 124 attrici e lavoratrici del mondo dello spettacolo italiano contro le molestie sessuali intese come sistema di potere. Già all’epoca la figlia del grande Dario Argento aveva manifestato le sue perplessità sull’operazione, sia per non essere stata interpellata nonostante fosse stata proprio lei la prima a denunciare gli abusi, e sia perché le sembrava ipocrita contestare un intero sistema guardandosi però bene dal fare nomi.

E così, quando Paola Cortellesi, a cui poi si sono aggiunte Jasmine Trinca, Isabella Ragonese, Serena Rossi, Sonia Bergamasco, Giovanna Mezzogiorno e Claudia Gerini, ha aperto i David di Donatello 2018 leggendo un elenco di parole, stilato da Stefano Bartezzaghi, che al maschile hanno un significato ‘innocuo’ ma declinate al femminile ammiccano tutte alla prostituzione, spiegando in quale contesto difficile siano costrette a muoversi le donne e non soltanto nel mondo dello spettacolo, Asia Argento ha commentato sprezzantemente la scena tacciandola di ipocrisia.

‘Ringrazio i David di Donatello di non avermi invitata e nemmeno citata. Fiera di non appartenere alla cricca ipocrita e omertosa del cinema italiano’.

[npleggi id=”203864″ testo=”David di Donatello 2018, il monologo di Paola Cortellesi ‘dalle donne per le donne’”]

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Da notare che prima della cerimonia dei David di Donatello, Asia Argento aveva già manifestato tutto il suo malcontento per il clima ipocrita e omertoso del cinema italiano, rispondendo ironicamente ‘prego’ alle parole di ringraziamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei confronti delle ‘donne che hanno denunciato’. Peccato che tali parole fossero state pronunciate nel corso del consueto incontro al Quirinale con i candidati ai David, davanti a una platea di donne che non hanno denunciato proprio nessuno, se non un generico ‘sistema di potere’ che però, essendo qualcosa di astratto, non si può perseguire…

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Lo scontro tra Asia Argento (ma con lei ci sono anche Miriana Trevisan e altre attrici, per lo più alle prime armi, che hanno effettivamente denunciato i molestatori facendo nomi e cognomi) e le firmatarie di Dissenso Comune verte esattamente su questo: per Asia un manifesto ricco di belle parole ma povero di fatti non serve assolutamente a nulla se non a lavarsi le coscienze e a fare bella figura senza esporsi più di tanto. A suo parere, invece, bisognerebbe affidarsi a gesti più concreti denunciando, condividendo i traumi, solidarizzando con le vittime, scendendo in piazza e gridando il vero dissenso contro il patriarcato: ‘allora sì che potremo finalmente unirci e combattere veramente insieme’, ha scritto tempo fa sempre su Twitter, senza però ricevere particolare supporto da parte delle sue colleghe italiane.

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