‘Datafrica’, il racconto del continente africano attraverso l’arte contemporanea

Negli spazi del corner del Maxxi – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo di Roma – nell’ambito della più ampia panoramica sull’arte contemporanea africana ‘African Metropolis. Una Città Immaginaria’, Eni organizza ‘Datafrica’, racconto originale del continente africano senza immagini fotografiche o video tradizionali.

In occasione della Seconda Conferenza Italia Africa prevista per il 2018, il MAXXI dedica una grande mostra al continente africano.

Fino al 4 novembre 2018 è in esposizione al Maxxi African Metropolis. Una Città Immaginaria, una panoramica approfondita sulla scena artistica e culturale africana.

Con la sua esposizione Eni vuole raccontare la storia di una sfida e di un’opportunità. Ma anche la necessità di un cambiamento culturale e di un paradigma nuovo compatibile con il futuro del Pianeta. Al centro i temi dell’accesso all’energia e del clima.

Un percorso fatto attraverso i dati più significativi che sintetizzano scenari futuri e trend globali ma anche punti di forza, potenzialità e paradossi del continente africano. Al servizio di questa impostazione una ricerca nell’ambito dell’arte della data visualization. Volta a combinare elementi fisici appartenenti al mondo del design, proiezioni multimediali e componenti tecnologiche interattive.

Il futuro dell’Africa

Qualche dato sullo sfondo: i 35 Paesi dell’Ocse messi insieme raccolgono il 17% della popolazione mondiale, ma contribuiscono al 63% del Pil globale. La disparità è evidente in Africa, dove vive il 17% della popolazione del Pianeta con solo il 3% del Pil globale. Nonostante il Continente abbia più riserve di petrolio e gas degli Usa e un potenziale enorme in termini di produzione solare ed eolica. Nel 2100, 2 persone su 5 saranno africane. In quella stessa data, la maggior parte dei giovani sotto i 20 anni sarà nata nel continente africano.

In collaborazione con AdnKronos

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