Covid, Schillaci: “Stiamo pensando a una proroga del tampone per i cinesi”

Il ministro Schillaci sostiene che per una maggiore sicurezza, si sta pensando di prorogare l’obbligo di tampone ai cinesi in arrivo in Italia.

Il ministro Schillaci
Il ministro Schillaci – Nanopress.it

Nonostante la situazione del Covid sia in miglioramento e nell’ultima settimana si siano osservati meno contagi, i vertici sostengono che non bisogna abbassare la guardia, così come gli esperti, quindi probabilmente l’obbligo di tampone per i cinesi in Italia rimarrà tale almeno fino al 15 febbraio. Poi ci sarà una nuova analisi della situazione. Intanto il governo cinese ha dichiarato che l’epidemia non ha registrato un picco importante nel Paese durante le festività del Capodanno lunare, evento che riunisce tantissime persone ogni anno.

Proroga del tampone per i visitatori cinesi in Italia

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, è intervenuto parlando dell’obbligo di tampone che sta interessando in diversi Paesi, i visitatori cinesi.

Fra questo c’è anche l’Italia e il ministro ha dichiarato che si sta pensando a una proroga di tale misura fino al 15 febbraio o anche fino alla fine del mese.

“Per un po’ vogliamo procrastinare per la sicurezza di tutti, anche se i dati dell’andamento del virus sono positivi.

Intanto Pechino ha informato che l’epidemia in Cina non ha registrato un picco significativo in questo periodo, dove gli occhi erano puntati ai festeggiamenti per il Capodanno lunare, appena concluso.

Tampone
Tampone – Nanopress.it

A causa di questo periodo di feste pubbliche e private si temeva il peggio invece la stampa cinese, che ha riportato la notizia, ha rassicurato.

Negli ultimi 7 giorni in Italia sono calati i casi, i ricoveri, le terapie intensive e i decessi, in un quadro che fa ben sperare e che è stato fornito in seguito al monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana fra il 20 e il 27 gennaio.

Si evidenzia un miglioramento della situazione rispetto alla settimana precedente. Vediamo le notizie in tempo reale riguardo il Covid.

Ultimi aggiornamenti

Uno studio diffuso oggi, condotto su circa 111mila detenuti delle carceri statunitensi, ha dimostrato che l’immunità ibrida, garantita dall’azione del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbassa del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone.

Arrivano intanto delle novità per quanto riguarda i bambini, infatti è stato dato il via libera alla somministrazione del farmaco Cominarty, messo a punto da Pfizer, contro le varianti Omicron 4 e 5.

Questo farmaco è raccomandato ai bambini più fragili ma se i genitori lo richiedono può essere inoculato anche ad altri bambini, nella fascia compresa fra i 5 e gli 11 anni di età.

Veniamo poi alle linee guida dell’Oms per quanto riguarda l’uso delle mascherine, ovvero si rinnovano i consigli e l’importanza in merito a questi dispositivi di protezione, specialmente se ci si trova in luoghi molto affollati.

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha anche esteso la raccomandazione all’utilizzo dell’antivirale Paxlovid, sicuro anche per le donne in stato di gravidanza o che allattano. Novità anche sull’isolamento, infatti le nuove linee guida suggeriscono 10 giorni per i pazienti con sintomi.

E mentre in Corea è stato revocato il lockdown nell’area di Pyongyang e in Italia si registrano casi in diminuzione, emergono i risultati di diversi studi, i quali evidenziano il rischio di morte e problemi cardiaci per i pazienti Covid, rispetto a chi non ha contratto il virus. Ancora, un’altra ricerca ha scoperto che il virus porta a innescare un meccanismo di stanchezza cronica.

Come abbiamo detto, nel nostro Paese l’epidemia sta arretrando, anche perché il vaccino ambivalente funziona contro diverse sottovarianti, fra cui Kraken e Orthrus, quest’ultima in particolare si sta affacciando prepotente sulle nostre regioni, correndo più veloce della prima. Tuttavia per il momento, la quinta dose di vaccino è consigliata solo ai fragili e agli over 80.

Finiamo con la Cina, dove le infezioni stanno per finire poiché non sono stati picchi durante gli ultimi festeggiamenti ma anche perché non sono state evidenziate nuove varianti dopo il 12 dicembre. Anche il numero dei decessi s è abbassato, lo riferisce nel suo ultimo bollettino il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie.

 

Impostazioni privacy