Covid, i ristoratori bloccano la A1: un manifestante investito

Continua la protesta dei ristoratori toscani, che questa mattina hanno bloccato l’autostrada A1 tra Incisa e Valdarno in direzione Roma. Poco prima delle ore 10, sono stati registrati momenti di forte tensione quando è stato investito Antonio Alfieri, un ristoratore di Sassuolo che stava protestando nella corsia di emergenza, cercando di bloccare una macchina. Ma la vettura non si è fermata e ha fatto sobbalzare l’uomo, che si è ferito a una spalla. L’automobilista responsabile dell’accaduto è stato fermato e identificato, rintracciato da una pattuglia all’altezza del casello di Barberino del Mugello sulla A1 in direzione Nord.

Naccari: “I ristoratori sono stati discriminati”

A guidare la protesta dei ristoratori è Pasquale Naccari, proprietario del ristorante “Il Vecchio e Il Mare” di via Gioberti a Firenze. “I ristoratori sono stati discriminati, perché quelli che hanno lo spazio all’aperto possono riaprire, mentre quelli che non hanno spazi all’aperto non possono riaprire, questo non è affatto giusto“, ha commentato Naccari, spiegando le ragioni della protesta. “Ci sono imprenditori, gente stanca di subire, che vorrebbe riaprire e tornare a lavorare, rispettando i protocolli di autogrill e mense. Vorrebbero lavorare, e non all’esterno col freddo“, ha continuato Naccari.

Cosa chiedono i manifestanti

I ristoratori che bloccano l’autostrada portavano avanti le stesse richieste di alcuni giorni fa, ovvero: ristori per tutti, no al coprifuoco, apertura il 25 aprile a pranzo e a cena, sia dentro che fuori i locali. “Non vogliamo il distanziamento di due metri, non vogliamo il pagamento solo con il Pos; vogliamo tavoli anche per i frequentatori abituali, non più solo congiunti, richiediamo i voucher emergenziali“. Sono queste le richieste dei manifestanti, che bloccano l’autostrada da questa mattina. Attualmente, il traffico è bloccato e si registrano 2 km di coda in direzione Firenze e 6 km verso Roma.

Avvistato Ermes Ferrari, il ristoratore vestito da sciamano

Tra i manifestanti c’è anche Ermes Ferrari, il ristoratore modenese, che si era vestito da sciamano durante le proteste del 6 aprile a Roma, esattamente come Jake Angeli nell’assalto a Capitol Hill. Mentre la gente piangeva e protestava davanti al Parlamento, chiedendo un aiuto, “tutti si sono concentrati solo su un cappello e due corna“, ha commentato il ristoratore modenese.

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