Con Covid e caldo più anziani con danni cognitivi

Isolamento per gli anziani legato alle ondate di calore dopo la pandemia. In molti azzerano le relazioni sociali.

Anziani
Anziani – Nanopress.it

Arriva l’allarme della FIMMG ( Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) che segnala un evidente aumento di danni psicofisici da parte degli over 65 per colpa del lockdown e che ora si ripete con il boom delle ondate di calore.

La situazione meteo infatti non li aiuta a godersi l’estate, portando gli anziani a rinchiudersi in casa e ad azzerare ogni tipo di relazione nella maggior parte dei casi, soprattutto se essi riscontrano già problemi di fisici o salutari.

Danni cognitivi sui pazienti anziani

E’ sempre più frequente il fenomeno di indebolimento psicofisico nei pazienti anziani. Nella maggior parte dei casi si tratta di soggetti che per non entrare in contatto con eventuali positivi al Covid-19, si auto isolano nelle loro abitazioni.

Tale soluzione non migliora di certo l’equilibrio mentale, essendo che ogni tipo di stimolo si affievolisce. L’arrivo di un’estate rovente inoltre ha peggiorato drasticamente la situazione. Dai dati Istat emerge infatti che oltre 13,5 milioni di over 65 sarebbero esposti a rischio malori a causa delle temperature eccessive degli ultimi anni.

Anziana
Anziana con un’infermiera – Nanopress.it

“La pandemia ha creato una vera e propria epidemia di problemi cognitivi legati alla scarsa socialità indotta dalle necessità di proteggersi dai contagi. E ora, quando la bella stagione avrebbe potuto aiutare a ricostruire un poco di vita sociale, il troppo caldo lo impedisce ancora una volta, e il problema peggiora.”

Spiega Silvestro Scotti, segretario nazionale della FIMMG, il quale ha dato via a questo tipo di indagine.

Come aiutare gli anziani

Si consiglia alle famiglie di spronare i parenti anziani ad uscire e a riprendere le attività sociali che svolgevano prima del Covid come andare a ballare, giocare a carte o semplicemente fare brevi passeggiate, magari la sera quando fa meno caldo.

Ciò è assolutamente fondamentale in quanto è la strategia migliore per recuperare il benessere psichico e frenare il decadimento cognitivo, il quale comporta sintomi come nevrosi, depressione e disagio costante.

Se si rimane a casa invece, bisogna assicurarsi di valutare la temperatura dell’abitazione dove si vive e rinfrescarla ulteriormente (senza esagerare). Se si possiede un condizionatore, regolarlo sempre attorno ai 24-26 gradi.

Infine è sconsigliatissimo durante l’estate, esporre una persona anziana a situazioni che comportano temperature elevate, ad esempio durante i viaggi in macchina.

 

 

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