Come sono andate le partite di Lazio, Roma e Fiorentina in Europa e Conference League

La Fiorentina, con la vittoria al Franchi contro il Basaksehir, conquista il passaggio del turno in Conference League. Pure la Lazio vince in casa contro il Midtjylland, ma il discorso qualificazione è rimandato all’ultima giornata per i biancocelesti di Maurizio Sarri. La Roma di José Mourinho approfitta del regalo del Betis Siviglia e agguanta al secondo il Lugodorets con cui, la prossima settimana, si giocherà il tutto per tutto allo stadio Olimpico, per rimanere in Europa League.

Roma
Un’azione di Helsinki-Roma – Nanopress.it

E quindi, dopo il passaggio del turno, in Champions League, per Inter e Napoli, la Viola di Vincenzo Italiano prosegue il cammino nella terza competizione Uefa: l’ultimo turno dirà se saranno ottavi o sedicesimi di finale. Un po’ più complicato il cammino delle due romane: alla Lazio dovrebbe bastare un pareggio contro il Feyenoord per andare avanti, mentre la Roma deve per forza vincere allo stadio Olimpico contro i bulgari.

Europa League: la Roma soffre ma vince in Islanda, la Lazio si vendica del Midtjylland

GRUPPO C – Già bello qualificato dalla settimana scorsa, il Betis Siviglia sigilla il primo posto nel girone della Roma e va dritta dritta agli ottavi di finale, certo prima deve giocare l’ultima partita contro l’Helsinki, ma è una formalità, ecco. Cosa che non sarà la gara dell’Olimpico tra i giallorossi di José Mourinho e il Lugodorets. All’andata avevano vinto i bulgari, al ritorno si spera di no, altrimenti sarà di nuovo Conference League, e i ricordi vanno tutti a Tirana e a quel gol di Nicolò Zaniolo che significa gloria.

HELSINKI-ROMA 1-2 – Non inizia nel migliore dei modi la serata della Roma in Finlandia, ma non è una Norvegia 2.0 perché ci mettono esattamente qualche minuto per riprendersi i giallorossi. Al 29esimo trovano il gol del vantaggio con Cristante, ma il Var interviene per un fuorigioco di Volpato, quindi ci pensa Abraham, su assist del capitano Pellegrini, a sbloccare per davvero il risultato: è la rete della rinascita per l’inglese, che non segnava dal 12 settembre contro l’Empoli. Il gol di una vecchia conoscenza della Serie A come Hetemaj, poi, spezza quasi i sogni di gloria dei giallorossi che, però, prima sono graziati dall’autogol di Hoskonen, poi viene annullato al Var un gol di Browne per un fallo.

LUGODORETS-BETIS SIVIGLIA 0-1 – Basta, effettivamente, un tiro in porta di Fekir, al 56esimo, agli spagnoli per portare a casa tre punti pesantissimi e inguaiare la squadra di Ante Simundza che, invece, in quindici tentativi di colpire gli avversari – sei tiri in porta, cinque fuori e quattro fermati – non riesce a trovare neanche il gol del pareggio che la farebbe arrivare a Roma, giovedì prossimo, decisamente più tranquilla. Meglio per Mourinho, comunque.

 

GRUPPO F – Nel girone dell’equilibrio, fino al fischio d’inizio della partita di Roma per lo meno, ora sono la Lazio e lo Sturm Graz a comandare sulle altre dall’alto dei loro otto punti. Inseguono Feyenoord e il Midtjylland a sei e tutto, come da pronostico, è rimandato alla prossima giornata, ovvero l’ultima.

Lazio
I giocatori della Lazio festeggiano il gol del vantaggio – Nanopress.it

LAZIO-MIDTJYLLAND 2-1 – I biancocelesti di Maurizio Sarri scendono in campo con la voglia di vendicarsi dalla pesante sconfitta in Danimarca – la più pesante della stagione e dell’era del mister toscano sulla panchina della Lazio -, eppure il copione, dopo otto minuti, sembra lo stesso di settembre. Isaksen, approfitta di un errore di Gila, e da fuori area manda la palla all’angolino basso di destra della porta difesa da Provedel. Cresce, tanto, si divora anche delle occasioni per pareggiare i conti, al 36esimo ci mette una pezza il solito Milinkovic-Savic che dal limite trafigge il portiere danese con un colpo da biliardo. Nel secondo tempo, poi, sembra di rivedere la squadra che di solito si ammira in campionato: poco prima dell’ora di gioco, tre minuti dopo essere entrato, è Pedro a ribaltare il risultato su assist di Zaccagni, anche oggi uno dei migliori in campo (colpisce anche una traversa). Lo spagnolo, per altro, fa anche il gol del tris, ma il Var vede un fuorigioco millimetrico e lo annulla. Va bene anche così.

STURM GRAZ-FEYENOORD 1-0 – Che gli austriaci, in casa, fossero degli ossi duri non doveva essere certo il Feyenoord a dimostrarlo, già i biancocelesti avevano sperimentato quanto è difficile fare un gol. E infatti, nonostante nella gara di andata gli olandesi avessero vinto per 6-0 (sei a zero), al ritorno tirano in porte tantissime volte senza riuscire mai a buttarla dentro. Ci riescono, però, all’ultimo i padroni di casa dello Sturm Graz con un gol di Kitseishvili. Sfortunati, parecchio, ma ancora non rassegnati.

Jovic e Fiorentina formato Conference League: i Viola sono qualificati

GRUPPO A – Un girone senza storia, almeno per chi deve passare il turno, quello della Fiorentina di Vincenzo Italiano. I turchi del Basaksehir, infatti, arrivano a Firenze già tranquilli di essere alla fase a eliminazione diretta, mentre ai Viola basta effettivamente pochissimo per raggiungerla: e quel poco arriva. Agli altri non resta che la gioia di aver partecipato a un torneo Uefa, una gran bella soddisfazione, specialmente per l’Hearts, che riesce anche a fare sei punti nel gruppo A.

FIORENTINA-BASAKSEHIR 2-1 – La Conference League potrebbe salvare la stagione per gli uomini del tecnico ex Spezia: se in campionato, infatti, la Fiorentina non riesce proprio a girare, in Europa le cose vanno decisamente meglio, anche a Jovic, arrivato a Firenze per non far rimpiangere il suo connazionale Vlahovic, ma al momento non riuscendo nell’impresa. Intanto, però, è lui da solo a ribaltare il gol iniziale, dopo 15 minuti, dell’altro serbo Aleksic e a regalare alla Viola il passaggio del turno con una giornata di anticipo. Il tandem con Kouame, infatti, funziona sia al 26esimo, sia al 62esimo, e magari prima o poi inizierà a funzionare anche in Serie A, chissà.

HEARTS-RFS 2-1 – In dodici minuti gli scozzesi sono già sul doppio vantaggio: prima Shankland, poi Haliday, infatti, rendono le cose in discesa (anche se la partita non conta più nulla). Friesenbichier segna il gol della bandiera al 39esimo, e il match finisce anche qua. È stato bello, però, per entrambe, dai.

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