Come cambierà il calciomercato dell’Inter dopo l’addio di Brozovic

La trattativa che porterà Marcelo Brozovic in Arabia Saudita e in particolare all’Al-Nassr si è finalmente sbloccata, accontentando di fatto tutte le parti in causa. Il calciatore croato diventerà nelle prossime ore un nuovo centrocampista del club che ha acquistato anche Cristiano Ronaldo e che ha deciso di accontentare in tutto e per tutto le condizioni richieste dall’ormai ex nerazzurro. La trattativa era in piedi da settimane, ma si era arenata di fronte alla volontà del calciatore prima che l’ingaggio per l’ex Dinamo Zagabria salisse vertiginosamente. A questo punto, si sblocca anche il calciomercato dell’Inter, pronta a reinvestire la cifra incassata su una nuova mezzala con Davide Frattesi che resta in pole position per rinforzare il centrocampo. Sono giorni importanti anche per l’addio di André Onana finito nel mirino del Manchester United.

Brozovic
Marcelo Brozovic esulta dopo il gol realizzato con la maglia dell’Inter contro il Torino – Nanopress.it

È tempo di fare le valigie, prendere l’aereo e di mettersi alle spalle il passato per Marcelo Brozovic. Dopo un lungo tira e molla e tanti ribaltoni di fronte, il regista si è deciso a cedere alla corte dell’Al-Nassr che ha fatto tutto il possibile per convincere il calciatore ad accettare l’offerta, nonostante le tante titubanze del ragazzo. In primis per il forte pressing del Barcellona che attraeva il calciatore per il progetto tecnico di Xavi che sembrava particolarmente adatto alle caratteristiche del ragazzo e con la prospettiva di essere protagonista anche in Champions League. Un trasferimento che sarebbe stato lontano dal concretizzarsi per i fondi che i blaugrana hanno a disposizione, anche se il gradimento era concreto. L’Inter effettua, quindi, la prima cessione veramente importante del suo calciomercato e, a questo punto, può tentare di concretizzare l’affare Frattesi con il Sassuolo.

Si conclude con la fumata bianca la trattativa per Brozovic all’Al-Nassr: tutti i dettagli e come sarà il futuro

Brozovic, dopo tanti anni in Serie A e rigorosamente con la maglia dell’Inter è pronto a cambiare maglia e a trasferirsi in Arabia Saudita. Questo è il dato di fatto che ci consegna la giornata di oggi, dopo una trattativa interminabile e in cui i due club erano d’accordo da tempo. Accordo che, invece, mancava tra il calciatore e la sua prossima società, prima che quest’ultima decidesse di effettuare un pressing serrato, ma fruttuoso, per conclude l’acquisto. Mettendo anche sul piatto un’ingente somma di denaro e accontentando in tutto e per tutto il ragazzo.

Szymon Marciniak e Brozovic
Szymon Marciniak e Marcelo Brozovic durante la finale di Champions League tra Inter e Manchester City – Nanopress.it

Se ripercorriamo ciò che ci ha portato fin qui dobbiamo andare indietro addirittura fino alla scorsa stagione. Brozovic era il perno assoluto del centrocampo dell’Inter, colui che Antonio Conte prima e Simone Inzaghi poi hanno posto al centro del gioco e del suo ordine. A lui erano affidati i compiti di dare il via all’azione, di smistare la sfera e, infine, di concretizzarla con assist decisivi e qualche gol pesante messa a segno. Del mediano più epico della Serie A non si poteva fare a meno in nessun caso, anche perché quando mancava lui i problemi iniziavano a fioccare e i risultati a calare. Sono addetti gli addetti ai lavori che in quel periodo parlavano di dipendenza dall’ex Dinamo Zagabria, senza cui l’Inter assumeva tutto un altro volto e un’altra pericolosità. Per questo, la dirigenza guidata da Giuseppe Marotta e Piero Ausilio ha specificato di non avere alcuna intenzione di lasciarselo sfuggire e l’aveva anche blindato con un rinnovo di contratto che la diceva lunga sulle ambizioni a venire e sul progetto che l’Inter aveva tutta l’intenzione di impostare.

L’ultima stagione, però, quella appena conclusa e che ha condotto la Beneamata a vincere due trofei e a giocarsi la finale di Champions League, ha mostrato un volto diverso delle cose. Sul campo si è iniziata a notare una certa incompatibilità tattica con Hakan Calhanoglu e nei periodi di assenza del croato per infortunio, il turco ha dimostrato di essere più portato a giocare lì nel mezzo e al suo posto, anziché da mezzala al suo fianco. In più, alle sue spalle ha iniziato a crescere notevolmente quel Kristjan Asllani che è un talento cristallino e pronto a sbocciare agli occhi di tutto il calcio europeo.

In più, l’Inter ha provato un certo fastidio per la maniera in cui Brozovic ha gestito i suoi infortuni, privando Inzaghi di un punto di riferimento essenziale per buona parte dell’anno. Tutti questi fattori, nonostante il croato sia rimasto un leader assoluto dello spogliatoio e ben voluto da tutti i compagni, hanno portato a uno scollamento sull’incedibilità del calciatore che ha iniziato a vacillare notevolmente. A giugno ormai era chiaro a tutti che Epic Brozo fosse il vero sacrificabile del centrocampo dell’Inter, anche perché di toccare Nicolò Barella, suo grande amico, nessuno aveva voglia, anche a fronte delle altissime offerte in cantiere da parte delle big inglesi e in particolare del Newcastle.

Il resto è cronaca degli ultimi giorni e ha visto andare in scena un duello piuttosto serrato tra Al-Nassr e Barcellona, in cui i sauditi sono stati molto più determinati e convinti di chiudere l’operazione. L’Inter è stata accontentata dalle cifre in ballo, visto che la sua richiesta è sempre stata attorno ai 25 milioni per un calciatore over 30 e alla fine ne entreranno in cassa 23. I problemi, quindi, nell’ultima settimana sono arrivati soprattutto dal calciatore, mai realmente convinto di accettare la ricca offerta del club di Cristiano Ronaldo che comunque ha subito messo sul piatto 20 milioni netti a stagione e un contratto triennale. Sembrava bastasse, anche perché di fatto era un aumento enorme rispetto alle cifre percepite dall’Inter e che avrebbe percepito al Barcellona, fermo a massimo 7 e che mai è realmente andato oltre un forte interesse.

Fatto sta che il regista ha iniziato a temporeggiare, ha specificato di non avere fretta per decidere il suo futuro e ha utilizzato i social per aggiornare e prendere in giro tutti. Il croato ha alternato post e storie che lasciavano presagire l’addio vicinissimo all’Inter, su tutti quello in cui svuotava l’armadietto insieme al figlio Rafi, a commenti in cui provocava e scherzava. Il più significativo è quello in cui ha risposto a un commento sottolineando che, sì, avrebbe chiesto addirittura 50 milioni per lasciare il calcio europeo e sposare la causa saudita. Non sono mancati neppure i soliti siparietti con Barella, i vari “Dove sei Bare? E ora che si fa?”. E anche, nelle ultime ore, un post in cui professava con i soliti due pallini blu e neri tutto l’amore che l’ha legato all’Inter negli ultimi due anni.

Proprio quando di fatto la trattativa sembrava bloccata e pareva chiaro che l’intenzione di Brozovic fosse glissare e attendere che il Barcellona scendesse in campo, anche se con cifre più basse per lui e per l’Inter, ecco che l’Al-Nassr è riuscito a far quadrare le cose. Il club sauditi è rimasto a Milano e ha spinto con forza ancora maggiore, non arrendendosi a un rifiuto che poteva far imbestialire molti. No, in questo caso ha solo portato i sauditi a chiedere più volte un incontro con il calciatore e il suo entourage. Era il modo di illustrare il progetto complessivo in tutti i suoi dettagli per attrarre il campione nerazzurro, ma anche l’occasione per cedere alle pretese del ragazzo. Il ragazzo alla fine ha accettato, come annunciato dal giornalista Fabrizio Romano, una proposta mostruosa da 100 milioni di euro netti totali in tre anni, molti di più rispetto ai 20 a stagione di cui si parlava all’inizio. Non cambiano, invece, le condizioni che avrà l’Inter che quelle dovevano essere e sono rimaste tali, visto che l’accordo c’era da tempo.

In ogni caso, con i 23 milioni incassati e quelli di ingaggio risparmiati, i nerazzurri sembrano avere ben chiare le idee su come reinvestire. In prima fila c’è il nome più corteggiato del giugno italiano, quel Davide Frattesi da molti sottovalutato negli anni precedenti e che invece ha dimostrato di avere ampi margini di crescita, di saper andare spesso in gol e di avere una grinta e un tempo di inserimento che non sono affatto facili da trovare. Doti rarissime nel calcio moderno e che il Sassuolo vuole farsi pagare bene. La richiesta dei neroverdi ora è arrivata addirittura a 40 milioni di euro, veramente tanti, ma giustificati da un mercato che ora non vede solo l’Inter interessata ad acquistare le sue prestazioni, ma anche Juventus, Roma e soprattutto Milan.

Dopo aver ceduto Sandro Tonali alla cifra altissima di 80 milioni di euro con direzione Newcastle, i rossoneri hanno le finanze per attrarre il calciatore, ma alla prova dei fatti stanno dirigendo le loro attenzioni su altri obiettivi, in primis su Loftus-Cheek che piaceva da tempo e che può completare mediana e trequarti rossonera, in base a quello che servirà a Stefano Pioli. Con tutte queste squadre sullo sfondo, anche se con esigenze diverse, l’Inter deve muoversi a concretizzare l’affare e, infatti, ha tutta l’intenzione di accorciare i tempi per fare sì di blindare l’operazione. Già domani Brozovic dovrebbe effettuare le visite mediche con il suo nuovo club e l’Inter ha un incontro fissato con il Sassuolo proprio per parlare di Frattesi. I nerazzurri potrebbero avanzare la proposta giusta per far crollare il muro del Sassuolo e il suo tentativo d’asta.

Frattesi
Davide Frattesi con la maglia d’allenamento della Nazionale azzurra – Nanopress.it

Il calciatore d’altronde già da qualche settimana ha fatto intendere di voler restare in Italia e di non trasferirsi in Inghilterra, almeno per il momento, ma soprattutto di preferire giocare in un sistema di centrocampo a tre, da mezzala pura, a destra o a sinistra. Tanto da precisare che si adatterebbe al meglio anche alla convivenza con Barella. La scelta è fatta, ma poi fino al momento della concretizzazione dell’affare non si può gridare alla vittoria, anzi. L’Inter ha in mente di inserire nella trattativa quel Samuele Mulattieri che ha fatto tanto bene nel campionato di Serie B e si adatta bene alle caratteristiche richieste da Alessio Dionisi. Tanto è vero che il Sassuolo ha deciso di trattarlo a prescindere e in via preferenziale anche rispetto al destino di Frattesi. Alla fine la sensazione è che la fumata bianca arriverà, anche se non è detto che succederà già in questo fine settimana.

In ogni caso, non è l’unico profilo su cui l’Inter ha messo gli occhi e per cui i nerazzurri sono pronti ad affondare il colpo, soprattutto nel caso in cui alla fine dovessero vincerla altri la corsa al centrocampista neroverde. In questo momento, resta fredda la pista che porta a Sergej Milinkovic-Savic, ma non è un nome che si può escludere a prescindere. Stiamo parlando, infatti, di un calciatore tra i migliori dell’intero campionato per qualità e potenza fisica, uno dei migliori centrocampisti che abbiamo vissuto nell’ultimo decennio nel nostro campionato e che diverse volte ha vinto anche questo titolo. Simone Inzaghi è pronto a spingere per averlo a disposizione anche all’Inter e pensa che sia probabilmente il profilo ideale per completare la mediana che è già arrivata in finale di Champions League. È vero anche che la società, a questo punto, sembra poco incline ad accontentarlo, soprattutto perché preferirebbe investire su un profilo più giovane e futuribile.

È chiaro, però, che il Sergente, come lo chiamano a Roma, ha dalla sua il grande vantaggio di essere l’unico centrocampista estremamente fisico e in grado di portare centimetri utili nelle palle aeree, sia in fase difensiva sia in quella offensiva. Questo potrebbe rappresentare un pro non indifferente, ma ci sono anche dei contro. L’età, come vi abbiamo detto, dato che l’investimento da effettuare per il serbo non sarebbe poi recuperato e anche le richieste di Claudio Lotito che ora sono scese a circa 35 milioni per il cartellino, ma restano comunque alte.

Milinkovic
Sergej Milinkovic-Savic con la maglia della Lazio – Nanopress.it

Negli ultimi giorni, in realtà, è sbucata anche una nuova pista per il centrocampo dell’Inter ed è quella che porta a Yunus Musah. Si tratta di un giovanissimo centrocampista che compirà 21 anni il prossimo novembre e che ha già mostrato grandi qualità nell’ultima stagione con la maglia del Valencia. Abbina, infatti, grandi capacità di corsa a una fisicità che gli permette di recuperare presto il pallone e poi di offendere palla al piede. Insomma, per intenderci, si tratta di una sorta di piccolo Franck Kessie da svezzare nel campionato italiano, ma anche con grandi margini di miglioramento. La valutazione che ne fa attualmente il club spagnolo è attorno ai 20 milioni di euro, non tantissimo rispetto alle cifre che potrebbe arrivare a valere il mediano. È chiaro, però, che anche in questo caso i dubbi e gli ostacoli non mancano. Stiamo parlando, infatti, di un calciatore diverso da Frattesi e che si sposerebbe un po’ peggio con gli altri interpreti del centrocampo dell’Inter e lo stesso vale se lo paragoniamo a Milinkovic-Savic. Bisognerebbe lavorarci, farlo crescere, ma dovendo sostituire una certezza come Brozovic non è proprio l’ideale. Poi, ci sarebbe ancora da battagliare con il Milan per portare a casa il suo cartellino: Musah piace tanto anche ai rossoneri che hanno preso contatti con il club spagnolo e sono destinati a portare avanti l’affare, qualora lo volessero davvero. Intanto, hanno preso informazioni sul suo profilo e fatto i primi passi con società e calciatore, il che li porta già in una posizione di vantaggio rispetto alla Beneamata.

Insomma, ora la sensazione è che un centrocampista l’Inter lo farà e anche in tempi piuttosto brevi, con Frattesi che resta in assoluta pole position per occupare lo spazio lasciato vuoto da Brozovic, almeno per quanto riguarda le pedine del centrocampo. Non si può comunque sottovalutare un addio che cambierà tanto negli equilibri della squadra e che, a modo suo, ha scritto la storia del club per il valore che ha dimostrato dal punto di vista tecnico e per la capacità di incidere nei successi collettivi con grandi azioni individuali. Lo stesso vale per la Croazia, nazionale di cui è un perno assoluto al fianco di Luka Modric e Ivan Rakitic, entrando nella storia del suo popolo. Anche per i tifosi che hanno imparato ad amarlo dopo un paio di anni di adattamento e che ora non si sarebbero voluti privare delle sue qualità. Ma il calciomercato funziona così e in un’epoca in cui molti pensano a fare i conti in tasca alle società e a fare da direttore sportivo, altrettanti se ne stanno facendo una ragione. Magari è triste, come accettare un’offerta solo perché spropositata sotto il profilo economico, ma dobbiamo abituarci anche a questo.

Non a caso, il nome del centrocampista croato è stato in tendenza su Twitter negli ultimi giorni praticamente in maniera stabile e non ha nascosto l’animo dei tifosi dell’Inter rispetto alla prospettiva d’addio del principale regista della squadra, come potete vedere di seguito.

Da Brozovic a Onana: l’Inter cede, ma è pronta a reinvestire per completare la rosa a disposizione di Inzaghi

Il calciomercato dell’Inter comunque non può fermarsi all’addio di Brozovic e al centrocampo, perché ci sono ancora tanti ruoli da sistemare e diverse possibili cessioni per finanziare i nuovi acquisti. Il caso più spinoso, e che fa tremare maggiormente i tifosi dell’Inter vista la stagione che è riuscito a giocare con la maglia nerazzurra, è quello che riguarda André Onana. Il portiere ex Ajax, arrivato a parametro zero e senza troppe aspettative, si è rivelato un uomo fondamentale per lo spogliatoio e per la difesa dell’Inter. La sua esplosività, il tempismo, la qualità con i piedi e gli interventi decisivi si sono rivelati armi fondamentali per portare l’Inter agli ottimi risultati dell’annata appena trascorsa. Per Inzaghi è un uomo fondamentale dentro e fuori dal campo, uno di quelli che è riuscito maggiormente a far crescere e di cui non si libererebbe mai, qualora la scelta fosse solo la sua.

Onana
André Onana, portiere dell’Inter durante la semifinale di Champions League vinta dai nerazzurri nel derby contro il Milan – Nanopress.it

In realtà, come sempre, il mercato corre anche in parallelo ed è così che, se alla fine dovesse arrivare l’offerta dalla Premier League di cui tanto si parla, la Beneamata sarebbe costretta quantomeno a valutarla e poi probabilmente ad accettarla. I vice campioni d’Europa hanno le idee ben chiare sulle cifre richieste per il loro estremo difensore: vogliono 60 milioni di euro, forse qualcosina in meno, ma sicuramente più di 50 per privarsi di un calciatore simbolo dell’ultima cavalcata in Champions League. In pochi ci avrebbero scommesso un anno fa quando, invece, era dietro nelle gerarchie alle spalle di Samir Handanovic, prima che riuscisse a sovvertirle e a diventare meritatamente il titolare indiscusso. Alcune delle sue prestazioni sono rimaste nella storia recente del club: pensiamo alle parate contro il Barcellona nella fase a gironi, poi anche a quelle contro Porto e Benfica che hanno vanificato le velleità di rimonta dei club portoghesi. Contro il Milan non è stato molto impegnato, ma ha fatto bene anche nella finale contro il Manchester City dove semmai i problemi sono stati in attacco.

Insomma, l’Inter ha scommesso su di lui, si è ritrovata in casa un calciatore di sicura affidabilità e già dopo un anno sembra pronta a dirgli addio. Sembra un errore grave, un’ingiustizia che molti tifosi non sembrano pronti ad accettare, ma poi c’è anche l’altro risvolto della medaglia che ha un chiaro vantaggio economico. Arrivato a parametro zero, se dovesse partire per 55 milioni, garantirebbe una plusvalenza storica e che risanerebbe le casse societarie, probabilmente finanziando anche altre operazioni in entrata. Su di lui il Chelsea sembrava in prima fila, ma ora si è defilato puntando su altri profili. A passare in vantaggio, invece, è il Manchester United che si sta informando quasi quotidianamente sulla situazione del portiere dell’Inter e intrattiene contatti fissi con l’entourage del calciatore. Dopo tante voci e aver preparato il terreno, anche dopo aver capito che David De Gea molto probabilmente non accetterà il rinnovo al ribasso e andrà in Arabia Saudita – tanto per cambiare – domani potrebbe davvero essere la giornata dei contatti ufficiali con l’Inter e della prima offerta per i nerazzurri. Vedremo quale sarà la cifra esatta, ma senza una proposta da almeno 50-55 milioni non se ne farà nulla. Erik ten Hag, però, continua a spingere per avere a disposizione un portiere che conosce bene e che ha lanciato ai tempi dell’Ajax. Un calciatore che possa iniziare l’azione con la qualità che lui richiede in ogni zona del campo, soprattutto quando si parla di manovra. E i tifosi dell’Inter come prenderebbe la cessione del loro primo difensore? Non bene a quanto pare, vista la valanga di tweet che è arrivata su di lui nelle ultime settimane circa un suo addio. Anche se c’è anche chi ragiona nell’ottica della dirigenza per il risanamento dei conti del club.

Il problema dell’Inter resta trovare un sostituto all’altezza che possa prendere il suo posto. Il profilo preferito dalla società era Guglielmo Vicario, ma il verbo all’imperfetto è un obbligo visto che l’ormai ex Empoli ha accettato la corte del Tottenham e si è trasferito a Londra per una cifra attorno agli otto milioni. Da qui Marotta e i suoi collaboratori hanno iniziato un vero e proprio casting per il nuovo portiere, senza la sicurezza di cedere quello attuale. Ciò che filtra è che il preferito della società sia Giorgi Mamardashvili del Valencia, un gigante di quasi due metri, giovanissimo e georgiano che ha dimostrato qualità non indifferenti tra i pali in questa stagione. Su di lui, anche stavolta non a caso, sono piombate le big inglesi, ma senza mai davvero affondare il colpo decisivo. L’Inter ci crede, ma le cifre potrebbero non andare incontro alle esigenze nerazzurre, visto che la richiesta resta sui 25-30 milioni e potrebbero essere troppi rispetto alla volontà della società di Milano. Certo, sulle sue qualità tecniche gli scout hanno pochi dubbi. La sua fisicità è da fenomeno del ruolo ed è abbinata a dei riflessi felini che gli permettono di essere decisivo sia nelle parate ravvicinate sia negli interventi alti. In più ha una mentalità da grande che gli permette di restare umile e di volersi sempre migliorare che alla sua età è una dote non indifferente.

Qualora l’Inter non dovesse riuscire ad affondare il colpo, le alternative comunque non mancherebbero. Marotta e Ausilio stanno entrando nell’ordine di idee di buttarsi su un profilo opposto, di grande esperienza, che potrebbe portare il suo valore nell’ambiente fin da subito. Se si valuta questo tipo di calciatori, il primo nome sulla lista è quello di Yann Sommer che l’anno prossimo potrebbe vedersi ridurre drasticamente il suo spazio al Bayern Monaco. Si tratta di un altro portiere completo per caratteristiche, ma che andrebbe bene solo per un paio di stagioni, per vincere subito insomma. Stesso discorso vale per Hugo Lloris che ha fatto benissimo nella sua storia personale con il Tottenham e con la Francia, ma soprattutto in Premier League. Anche lui potrebbe essere un’opportunità da valutare attentamente, ma senza aspettarsi che possa essere l’estremo difensore del futuro. Infine, il trio di portieri esperti si conclude con Keylor Navas, uno che tante volte è stato accostato all’Italia e l’ha sfiorata senza riuscire a raggiungerla. È successo soprattutto con il Napoli prima che si puntasse con decisione su Alex Meret. Sul costaricense cosa dire se non che ha scritto la storia del Real Madrid e del PSG? L’agilità e la personalità la fanno da padrone, ma anche in questo caso le richieste di ingaggio e la carta d’identità potrebbero essere un problema.

La lista dell’Inter per questo ruolo, in realtà, è fitta e particolarmente lunga. Guardando in Spagna non si può sottovalutare un portiere come Unai Simon che è nel pieno della sua carriera e ha già strappato un ruolo da titolare nella Spagna, che non è mai un fattore banale. Parliamo di un profilo completo che non dovrebbe costare neanche tantissimo, visto la situazione contrattuale con l’Athletic Bilbao, ma potrebbe fare al caso dei nerazzurri. Gli ultimi nomi sul taccuino della dirigenza sono Anatolij Trubin e Marco Carnesecchi. Il portiere della Cremonese rappresenta una vera e propria chance di mercato, visto che il club lombardo è retrocesso. Il suo talento non può essere messo in discussione, anche dopo un Europeo Under 21 con l’Italia per nulla esaltante. È giovanissimo, agile, bravo tra i pali e discreto con i piedi, ma soprattutto italiano e con ampi margini di miglioramento. Puntarci sarebbe un sintomo di coraggio, ma soprattutto un segnale per tutto il movimento di voler cambiare passo e dare fiducia ai talenti di casa nostra, anche a dispetto della giovane età.

Trubin, invece, è un gigante dello Shakhtar Donetsk che in estate dovrebbe dire addio agli ucraini. All’Inter piace molto e i suoi costi sono contenuti, molto più che per tanti altri: con 10-12 milioni si acquista, ma bisogna crederci come primo portiere. Infatti, la pretesa del suo entourage, che è stato contattato anche dal Chelsea e da diversi club di Premier League, è che sia titolare fin da subito. In un ruolo così delicato e considerando la sua giovane età, potrebbe essere un rischio non da poco.

I nerazzurri, come vi accennavamo, restano comunque al centro di un profondo restyling riguardante la loro porta. Anche Samir Handanovic, infatti, dopo aver vissuto gran parte della sua carriera in nerazzurro e con la fascia di capitano al braccio, tra due giorni dirà ufficialmente addio senza rinnovare il suo contratto. La sua esperienza mancherà nello spogliatoio, ma pare non stia sconvolgendo l’Inter che è pronta a confermare Alex Cordaz come terzo portiere e punta un secondo affidabile da affiancare a chi sbarcherà a Milano. Per quel ruolo, in pole position c’è Emil Audero, un ragazzo che alla Sampdoria ha sempre fatto molto bene, ha ancora una carta di identità relativamente verde rispetto alla posizione in campo e potrebbe rivelarsi una risorsa preziosa per l’Inter nel breve e nel lungo periodo. Il problema, in questo caso, è la valutazione non proprio abbordabile che ne fanno i blucerchiati anche dopo la retrocessione e che si ferma a 10 milioni di euro. Forse un po’ troppi per le casse dell’Inter e della Fiorentina, anche lei interessata al suo profilo, ma che i nerazzurri dovranno cercare di abbassare in qualche maniera. Magari inserendo anche delle contropartite tecniche. Abbinare due portieri che si sposino bene per età e esperienza, tra Serie A ed Europa, resta comunque la scelta più intelligente, ma il tempo non è tantissimo per consegnare a Inzaghi un reparto pronto e subito affidabile fin dal ritiro.

La sensazione è che la Beneamata, una volta ceduto Onana, si occuperà soprattutto di rimpiazzarlo immediatamente, poi nelle settimane successive punterà ad affiancarli anche un secondo portiere che dia delle garanzie nelle coppe, anche alla luce dell’alternanza schematica che il tecnico piacentino ha saputo imporre ai suoi fin dall’inizio della scorsa stagione. La cessione di Onana comunque avrebbe dei riflessi ben precisi anche su altre operazioni in entrata. In molti sostengono che il suo addio possa finanziare direttamente il nuovo ritorno di Romelu Lukaku. Dal 1 luglio, infatti, scadrà ufficialmente il prestito del calciatore belga che dovrà fare ritorno al Chelsea.

In realtà, si tratta solo di una contingenza temporanea, visto che i Blues non hanno alcuna intenzione di puntare su di lui e stanno nei fatti costruendo l’attacco della prossima stagione senza che lui sia neanche in via di valutazione. Il caos relativo il suo futuro, però, non si placa. Big Rom continua a spingere per restare a ogni costo all’Inter, ma il club londinese vuole monetizzare dalla sua cessione e non sembra disposto ad accettare un nuovo prestito oneroso da parte del club di Milano. Un’evidenza che non sta scoraggiando Marotta e gli altri dirigenti che hanno assimilato la totale fedeltà del calciatore che ha rifiutato decine di milioni di ingaggio provenienti dall’Arabia Saudita e per ora continua a sognare di restare leader del reparto offensivo di Inzaghi.

Con i soldi provenienti dalla cessione di Onana, i vice campioni d’Europa potrebbero ancora bussare alla porta del Chelsea e offrire un prestito con diritto di riscatto attorno ai 30 milioni. Difficilmente i londinesi accetterebbero una proposta di questo tipo, ma con l’obbligo di riscatto tutto potrebbe cambiare e in tempi rapidi, anche perché l’addio di Lukaku è una pratica che i Blues hanno intenzione di chiudere il prima possibile. Il calciatore da par suo dovrà continuare a rifiutare qualsiasi tipo di offerta e fare così il gioco dell’Inter, che poi è anche il suo. Chiaramente altri trasferimenti in Serie A, al Milan, alla Juventus o alla Roma, per ora sono da considerarsi utopia: nella testa di Lukaku c’è solo il club con cui ha vinto lo scudetto e difficilmente cambierà idea, anche per quanto ha spinto per tornare un anno fa.

L’attacco, nonostante l’arrivo di Marcus Thuram a parametro zero, non potrebbe comunque concludersi qui. Con il probabile addio di Joaquin Correa, servirebbe comunque un quarto interprete capace di fare la sua parte nelle continue rotazioni di Inzaghi e soprattutto a partita in corso. Il primo nome della lista, probabilmente il preferito dell’Inter è quello di Folarin Balogun. Molti non lo conosceranno, ma nell’ultima stagione al Reims, lui che è di proprietà dell’Arsenal ma su cui i Gunners hanno deciso di non puntare, è letteralmente esploso. Infatti, in 37 partite di cui 34 da titolare, ha segnato 21 gol e portato a termine due assist. Un bel bottino che ha acceso l’attenzione dei maggiori club internazionali su di lui. Proprio per questo, i londinesi hanno alzato il tiro per cederlo e hanno fissato la sua valutazione sui 40 milioni di euro. Veramente troppo per le casse dell’Inter che alla lunga dovrebbe mollare la presa e puntare su altri profili. Forse anche per questo negli ultimi giorni si è iniziato a parlare con grande insistenza di un possibile ritorno a casa di Willy Gnonto. Le sue caratteristiche sono diverse, ma ha fatto bene nella sua ultima stagione al Leeds e la giovane età è dalla sua parte. Si tratta di un calciatore che è ormai stabilmente entrato nelle rotazioni di Mancini nell’attacco dell’Italia e che è abile a puntare l’uomo e a calciare dalla distanza: esattamente quello che manca nello scacchiere di Inzaghi. I costi sono sui 15 milioni, esattamente quello che l’Inter vorrebbe incassare dalla cessione di Correa e che potrebbe reinvestire in toto sul calciatore cresciuto nel settore giovanile nerazzurro. Attenzione anche a nomi a sorpresa come quello di Boulaye Dia che potrebbe rientrare nei tanti discorsi con la Salernitana e che nell’ultima stagione ha fatto tanto bene in Campania. È molto difficile pensare alla sua partenza per meno di 25-30 milioni e questo complica le cose, ma per capacità di affondare in profondità e feeling realizzativo forse è proprio ciò che servirebbe a Inzaghi quando le partite si fanno difficili da sbloccare.

Azpiliqueta
Cesar Azpiliqueta con la maglia d’allenamento del Chelsea – Nanopress.it

Un altro reparto che è in aria di rivoluzione è la difesa, ma in questo caso l’Inter ha già mosso dei passi in avanti importanti per mettere a disposizione dell’allenatore ex Lazio una rosa competitiva. Milan Skriniar è ormai un ricordo ed è pronto a iniziare la sua avventura al PSG dove essersi liberato a parametro zero e non aver rinnovato il suo contratto con l’Inter. Al suo posto, arriverà quasi sicuramente Cesar Azpilicueta: stiamo parlando di un profilo di grande esperienza, non più futuribile ma che conosce benissimo la difesa a tre e ha giocato i migliori anni della sua carriera come braccetto di destra agli ordini di Antonio Conte, vincendo anche una Premier League. Lo spagnolo dovrebbe liberarsi dal Chelsea nei prossimi giorni e poi firmare il contratto con la Beneamata, garantendo esperienza e qualità in entrambe le fasi di gioco. La vera incognita a riguardo restano le condizioni fisiche del ragazzo dilaniato dagli infortuni nell’ultima stagione, anche se di origine traumatica. Il suo percorso al Chelsea, in ogni caso, sembra essere agli sgoccioli e per questo c’è fiducia sulla chiusura totale dell’operazione nei prossimi giorni.

Dati per fatti i rinnovi di Stefan de Vrij e quello di Alessandro Bastoni, ma anche il riscatto di Francesco Acerbi, all’Inter resta da sostituire solo Danilo D’Ambrosio, che invece non ha rinnovato il suo contratto per scelta della società e anche con una piccola frecciata da parte del calciatore che sperava di concludere la sua carriera a Milano. Anche in tal senso, però, la Beneamata si è mossa per tempo e ha deciso di concludere l’acquisto di Yann Bisseck, difensore centrale tedesco di grande potenza fisica, ma che deve crescere dal punto di vista dell’esperienza. Le sue caratteristiche, però, sembrano ideali per giocare in una difesa a tre da braccetto di destra o di sinistra: è veloce, abile nel gioco aereo e non disdegna la progressione palla al piede. Starà al gruppo permettergli di inserirsi al meglio e Inzaghi non lo rischierà da subito, ma con il tempo la clausola da 7 milioni pagata potrebbe valere i suoi frutti. Ah, il centrale ha anche partecipato alla spedizione della sua Germania agli Europei Under 21 e segnando un gol contro Israele, ma non ha brillato dal punto di vista difensivo, un po’ come tutti i suoi compagni.

I piani dell’Inter non terminano qui, perché anche per quanto riguarda gli esterni di centrocampo alcune cose dovrebbero cambiare. Se dovessero arrivare delle offerte per Denzel Dumfries, la società le valuterà, chiedendo comunque almeno 25 milioni per il cartellino. Il Chelsea, però, si è dileguato e al momento nessun club sembra spingere per arrivare all’olandese. Alle sue spalle, come sostituto e valida alternativa, Inzaghi ha perso Raoul Bellanova che non è stato riscattato e diventerà molto presto un nuovo calciatore del Torino. Vedremo se e come l’Inter deciderà di intervenire per sostituirlo, ma in quel ruolo potrebbe anche tornare stabilmente Matteo Darmian o lo stesso Azpilicueta, anche se ormai lo vediamo meglio in posizione più arretrata. Non è escluso neanche un altro investimento su un giovane se i fondi a disposizione dovessero permetterlo.

Dall’altra parte del campo, chi potrebbe dire addio è invece Robin Gosens. Il laterale tedesco piace tantissimo all’Union Berlino, ma anche al Wolfsburg. I due club hanno parlato con l’entourage del calciatore che è attratto dalla possibilità di tornare titolare nel suo paese di origine, anche in ottica nazionale. L’Inter se ne priverà per una cifra tra i 15 e i 18 milioni, ma ancora offerte ufficiali non ne sono arrivate: la sensazione è che il suo addio si concretizzerà da metà luglio in poi. Per sostituirlo la Beneamata, però, ha già le idee chiare ed è pronta a giocare le sue carte per Carlos Augusto. Nell’ultima stagione con il Monza ha fatto veramente bene sull’out di sinistra e le sue caratteristiche si sposano alla perfezione con il gioco di Inzaghi. La sua valutazione è di poco superiore ai 10 milioni di euro e potrebbe abbassarsi ulteriormente se nella trattativa venisse inserito il cartellino di Stefano Sensi.

Nomi, proposte, addii e possibilità che presto potrebbero realizzarsi. L’Inter ora si muove in entrata e in uscita per garantire al suo allenatore la rosa migliore possibile per le finanze del club nel tempo minore possibile, ancora meglio se in tempo per il ritiro, almeno per l’80% di chi effettivamente ci sarà a settembre. È così che si costruiscono le grandi squadre, i gruppi vincenti ed è anche lo stile di Marotta: vedremo se stavolta pagherà i suoi dividenti o ci saranno dei nuovi rimpianti. Come quello di salutare un uomo simbolo come Marcelo Brozovic.

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