Brennero, militari in campo per controllare treni e auto al confine

Migranti Brennero Militari

[didascalia fornitore=”ansa”]Il ministro degli Interni austriaco Wolfgang Sobotka (centro) con il governatore del Tirolo Guenther Platter (sinistra) e il capo della Polizia tirolese Helmut Tomac (destra) durante il sopralluogo al confine italo-austriaco al Brennero[/didascalia]

E’ ufficialmente partita la collaborazione tra esercito austriaco e polizia del Tirolo per effettuare controlli di verifica e contrasto dell’immigrazione illegale. Per la prima volta militari austriaci hanno preso parte assieme alla polizia a controlli sui migranti sull’Autostrada A13, a 25 km dal Brennero. A commento dell’iniziativa il ministro degli Interni austriaco Wolfgang Sobotka dei Popolari ha dichiarato che la sospensione dei controlli di frontiera all’interno dell’area Schengen è ammissibile solo se c’è un “adeguato” controllo delle frontiere esterne dell’Europa.

I militari sono attivi da martedì sera su strade e ferrovie nella regione vicina al valico del Brennero, alla frontiera tra Austria e Italia. Centinaia di auto, furgoni e pullman sono stati controllati dalle forze dell’ordine e dai soldati sull’autostrada A13 in corrispondenza della località austriaca di Schoenberg, a poche decine di chilometri dal valico, secondo quanto riportato da Tiroler Tageszeitung.

L’operazione in cui sono state controllate centinaia di vetture, automobili, furgoni, bus, tir e treni “è la prima di queste dimensioni attuata congiuntamente da Polizia e Forze armate sull’autostrada”, ha detto Manfred Dummer, funzionario della Polizia regionale del Tirolo, nonostante gli avvisi in merito che risalgono a oltre un anno fa e che erano stati anche aspramente criticati.

E i controlli hanno dato i primi ‘frutti’: sei migranti – due donne e quattro uomini provenienti da Costa d’Avorio, Nigeria e Burkina Faso – sono stati intercettati mentre tentavano di passare il confine verso nord, nascosti in un treno merci partito da Bolzano e diretto a Monaco di Baviera. I sei migranti erano nascosti sotto un vagone cisterna che trasportava gas in forma liquida

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