Bonifico al figlio, occhio al limite: se superi questa cifra insospettisci il fisco

Il bonifico è uno strumento molto utilizzato per poter trasferire denaro ma attenzione quando vengono fatti a propri figli. Vediamo perché. 

Bonifico bancario limite
Bonifico bancario limite – Nanopress.it

Effettuare un bonifico pari ad una determinata somma potrebbe insospettire il fisco.

Bonifico: uno strumento molto utile

Il bonifico è uno strumento di pagamento utile e veloce. Ormai, infatti, i bonifici si possono effettuare non soltanto allo sportello della propria banca ma comodamente da casa, tramite personal computer o applicazione sullo smartphone.

Per trasferire il denaro, basterà inserire l’Iban ed il nome del destinatario, con la causale, per accreditare i soldi, nel giro di qualche ora, sul conto di chi ne beneficerà. Effettuare un bonifico, a seconda della propria banca, può essere gratis oppure costare un paio di euro ad operazione.

Oltre ad essere uno strumento di pagamento, il bonifico può rappresentare anche un ottimo modo per fare un regalo dell’ultimo minuto ma molto gradito. Ad esempio, può essere un regalo che un genitore fa ad un figlio, ad esempio, per pagare una rata del mutuo di cui il giovane si è fatto carico. Attenzione, però, gli importi potrebbero essere soggetti a dei controlli fiscali. Vediamo perché.

bonifico
bonifico – nanopress.it

La somma da non trasferire

Il bonifico può essere un utile strumento per risollevare le finanze di chi lo riceve. Esistono, però, delle cifre che non si devono superare. Nella causale, sarebbe meglio esplicitare come causale donazione. Che può essere sia per motivi indiretti che diretti. Nel primo caso, la donazione potrà essere utilizzata dal beneficiario per qualsiasi scopo.

Nel caso di una donazione diretta, invece, la somma di denaro verrà indirizzata a coprire delle spese specifiche, ad esempio, come dicevamo prima, a pagare una rata del mutuo.

Nel caso di un bonifico dal valore molto elevato, sarà necessario considerare delle precauzioni, per evitare sospetti e controlli da parte del fisco. Il sospetto, infatti, potrebbe essere innescato nel caso di movimenti di denaro elevati, e venire in primis dalla propria banca e successivamente dal fisco.

In caso di donazioni elevate è necessario stipulare un contratto davanti ad un notaio che sarà soggetta ad un’aliquota del 4%. Inoltre, ci saranno i costi per la registrazione chiamata imposta di registro.

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bonifico – nanopress.it

Se la donazione avvenisse in contanti la soglia fissata è per un massimo di 2.000 euro. Sin dal 2023 la soglia per i contanti sarà abbassata a 1000 euro.

Se i figli dovessero ricevere dai genitori entrate molto consistenti, dovranno anche dichiararle al fisco nella prossima dichiarazione dei redditi.

In generale, la causale migliore per questa tipologia di bonifici sarà:

“Contributo a mio figlio (nome e cognome) per contribuire all’acquisto di (inserire la causale)”.

Una dicitura che è adatta soprattutto se, come dicevamo prima, i soldi serviranno per pagare la rata di un mutuo o di una macchina.

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