Bollettino Covid-19 14 dicembre: 12.030 nuovi casi e 491 vittime

In calo, rispetto alla giornata di ieri, i nuovi casi di contagio da Covid-19. Infatti, secondo il bollettino di oggi, lunedì 14 dicembre, del Ministero della Salute, i nuovi contagi sono 12.030, mentre ieri sono stati 17.938. In aumento le vittime. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 491, mentre ieri erano 484.

Stabile il rapporto tra tamponi e positivi a Covid-19

I tamponi effettuati sono 103.584, oltre 49mila in meno di ieri. Il rapporto tamponi positivi è all’11,6%, mentre ieri era all’11,7%.  

I soggetti positivi a Covid-19 dei quali si ha certezza sono 675.109, – 10.922 rispetto alla giornata di ieri. Il numero dei positivi a Cov-Sars-2, conteggiando anche morti e guariti, arriva a 1.855.737 dall’inizio della pandemia ad oggi.

I pazienti ricoverati con sintomi da Cov-Sars-2 sono 27.765. Il pazienti ricoverati in terapia intensiva sono invece 3.095, +138 rispetto a ieri. Calano i posti letto occupati in rianimazione, -63 rispetto alle precedenti 24 ore.

Il Veneto è la Regione più colpita da Covid-19

Il Veneto oggi è la Regione più colpita da Covid-19, con 2.829 nuovi casi di contagio. A seguire, sopra quota mille: Lombardia (+2.335), Emilia Romagna (+1.574), Lazio (1.315) e Campania (+1.088).

Diverse le Regioni scese invece sotto quota cento contagi da Cov-Sars-2: P.A. Bolzano (+68), Basilicata (+66), Umbria (+49), Molise (+40) e Valle d’Aosta (+14).

L’Italia potrebbe tornare in zona rossa a Natale e Capodanno

Ieri sera il Governo ha ipotizzato una stretta alla libertà di movimento dei cittadini durante le festività. Il timore è quello che l’Italia venga investita dalla terza ondata di Covid-19 a gennaio. Per evitarlo si pensa a nuove limitazioni dal 24 dicembre al primo gennaio, oppure nei giorni festivi e prefestivi.

Al via le vaccinazioni dal 15 gennaio per operatori sanitari e ospiti delle Rsa

Per 1 milione e 800mila italiani, tra operatori sanitari e ospiti delle residenze sanitarie assistenziali, sarà possibile vaccinarsi a partire dal 15 gennaio. Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, ipotizza che il vaccino potrebbe diventare obbligatorio nel caso in cui venisse registrata una bassa percentuale di italiani che intendono sottoporsi alla vaccinazione.

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