Colpita da una nave bomba una petroliera nel Mar Rosso

Le autorità saudite hanno comunicato che a largo del porto di Gedda, in Arabia Saudita, è stata colpita da una non meglio precisata imbarcazione-bomba una petroliera, l’episodio è stato subito classificato dalle fonti del Ministero dell’Energia saudita come “attentato terroristico“. Secondo la fonte, l’attacco ha provocato diversi danni alla petroliera, sul quale sarebbe anche esploso un incendio, ma per il momento non sembrano esserci vittime. 

L’attacco si è verificato domenica

La petroliera colpita a pochi chilometri da Gedda, in mare aperto, sarebbe di proprietà un armatore di Singapore, il quale ha anche confermato che l’esplosione, seguita da vari incendi, è stata di “origine esterna”. Probabilmente una nave carica di esplosivo, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa governativa saudita SPA.

L’Office of Maritime Trade Operations (UKMTO) del Regno Unito, ha comunicato che il presunto attentato terroristico si sarebbe però verificato nella mattinata di domenica 13 dicembre, davanti al nodo portuale affacciato sul Mar Rosso e centro di distribuzione del colosso petrolifero saudita Aramco, ma che le autorità saudite non avrebbero tempestivamente comunicato l’esplosione e avrebbero atteso prima di confermarla.

La petroliera colpita dall’esterno a Gedda

La petroliera BW Rhine è stata colpita dall’esterno durante lo scarico a Gedda da un ordigno che ha provocato un’esplosione e un incendio a bordo“, si può leggere nel comunicato stampa diramato proprio dallo stesso armatore di Singapore Hafnia, che però non fornisce ulteriori informazioni in merito allo stato dell’imbarcazione o delle cause dello scoppio.

Il secondo attentato in un mese 

Già il mese scorso, un’altra esplosione si era verificata a bordo di una nave cisterna greca in un altro porto saudita, quello di Al-Shuqaiq, nel sud del Paese. La coalizione militare guidata da Riad, attualmente attiva sul territorio yemenita impegnata nella guerra contro i ribelli Houthi, aveva allora attribuito la responsabilità dell’attacco proprio ai ribelli che, sostenuti dall’Iran, avevano iniziato ad intensificare la portata deli attacchi contro l’Arabia Saudita in risposta al sostegno militare che Riad ha fornito al Governo yemenita.

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