Silvio Berlusconi dimesso dal San Raffaele: “La prova più pericolosa della mia vita”

L’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano intorno alle ore 11.30 di lunedì 14 settembre 2020. “Grazie per essere qui, è stata la prova più pericolosa della mia vita”, ha detto l’ex premier.

Il Cavaliere, infatti, era risultato positivo al coronavirus lo scorso 3 settembre 2020 e, dopo un breve periodo di isolamento nella sua villa ad Arcore, era stato ricoverato nel nosocomio milanese per una polmonite bilaterale. Una volta uscito dalla struttura, comunque, Berlusconi dovrà restare in isolamento (probabilmente sempre ad Arcore) fino a quando non verrà effettuato un secondo tampone che risulti negativo.

Silvio Berlusconi dimesso: le sue parole

Silvio Berlusconi è uscito dall’ospedale di Milano dicendo: “Anche questa volta l’ho scampata”. Il Cavaliere ha voluto aggiungere ai giornalisti: “La condivisione che ho sentito attorno a me mi ha consentito di superare i momenti più difficili, che sono stati tanti nei primi tre giorni”.

E ancora: Ognuno di noi è esposto al rischio di contagiare gli altri, rinnovo a tutti l’appello alla massima responsabilità personale e sociale. Il mio pensiero va prima di tutto ai tanti ammalati di Covid e alle loro famiglie”, ha aggiunto, ricordando che “nelle scorse settimane prima di ammalarmi avevo lanciato numerosi appelli a non sottovalutare il pericolo“.

Il leader di Forza Italia ha voluto anche esprimersi riguardo l’inizio della scuola. “Oggi è il giorno in cui milioni di bambini tornano a scuola – ha detto -: è una notizia positiva, segno di ritorno alla normalità”, ma “è un passaggio delicatissimo”. E infine ha concluso: “Rivolgo agli studenti un affettuoso in bocca al lupo” e “un forte richiamo al rispetto rigoroso delle regole sanitarie. Fatelo per voi stessi, per i vostri nonni, insegnanti e genitori che potreste contagiare”.

La malattia e il ricovero

Il responsabile dell’Unità operativa di Terapia intensiva generale e cardiovascolare dell’ospedale San Raffaele di Milano, nonché medico personale dell’ex premier, Alberto Zangrillo, aveva reso note le condizioni del Cavaliere. Berlusconi – ha detto Zangrillo domenica sera – “ha dato grandi soddisfazione e credo abbia personalmente contribuito a dimostrare che, segendo delle regole codificate e precise, riusciremo ad avere ragione del virus e a rasserenare tutti, visto che c’è molta ansia e preoccupazione“.

Ricoverato in ospedale per una polmonite bilaterale, Silvio Berlusconi aveva dato segnali incoraggianti di ripresa. Dopo il tampone positivo al Covid riscontrato il 3 settembre e la breve quarantena ad Arcore, infatti, l’ex premier era stato ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. La diagnosi era quella di una polmonite bilaterale, ma il suo quadro clinico – stando alle parole di Zangrillo – era risultato “confortante”. Tutto ciò ha portato – dopo 12 giorni di ricovero – alle dimissioni.

Una volta dimesso dal nosocomio, comunque, Berlusconi dovrà trascorrere un ulteriore periodo di quarantena nella sua villa ad Arcore (da quanto si apprende) in attesa del secondo tampone negativo. Insieme al Cavaliere erano risultati positivi al Covid anche i figli Luigi, di 31 anni, e Barbara, di 36 anni, che ha avvertito sintomi durati un paio di giorni.

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