Assalto Capitol Hill, Trump indagato. La commissione: “È responsabile”

Assalto Capitol Hill. Trump è ufficialmente indagato. Per la commissione, l’ex presidente USA è responsabile. 

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Donald Trump – Nanopress.it

Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, è ora indagato in relazione all’assalto di Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Secondo quanto riferisce il Washington Post – che cita fonti attendibili – il dipartimento di giustizia a stelle e strisce avrebbe avviato un’indagine sull’ex presidente e sequestrato i tabulati telefonici dei suoi consiglieri.

Assalto a Capitol Hill: Donald Trump indagato

Dopo l’assalto a Capitol Hill, Donald Trump pronunciò un discorso in cui condannava gli atti commessi chiedendo al Dipartimento di Giustizia di perseguire i trasgressori dell’insurrezione del Campidoglio, affermando che i rivoltosi non lo rappresentavano.

Secondo gli investigatori, i fatti non starebbero in questo modo. La rappresentante della Virginia, Elaine Luria, membro democratico della Camera che indaga sull’attacco del 6 gennaio 2021, ha pubblicato su Twitter un breve video che includeva la testimonianza degli assistenti della Casa Bianca, i quali discutevano del discorso di Trump del 7 gennaio 2021 e uno screenshot del discorso, con note e righe da eliminare.

In una delle clip, la figlia di Trump, Ivanka Trump, conferma alla giuria che il documento “sembra la copia di una bozza delle osservazioni di quel giorno” e che quanto presente sul figlio potesse essere scritto dal genitore: “Sembra la calligrafia di mio padre“.

Parti del discorso cancellate: perché?

Quando il comitato ha chiesto all’aiutante della Casa Bianca, Jared Kushner, il marito di Ivanka, perché Trump avesse cancellato delle righe specifiche, ha risposto per due volte: “Non lo so“.

Nel video in mano agli inquirenti, viene mostrato la registrazione del discorso di Trumpo, in cui lo si vede frustrato mentre discute con il suo staff, nel quale c’era anche Ivanka. A un certo punto, dice loro: “Non voglio dire che le elezioni sono finite”. Arrabbiato, batte il pugno sul tavolo.

Le accuse verso l’ex presidente degli Stati Uniti

Donald Trump, dunque, avrebbe ripetutamente mentito su frodi diffuse, anche contro il consiglio dei suoi più stretti collaboratori, scatenando le azioni violente dei suoi sostenitori. E quando i rivoltosi hanno fatto irruzione in Campidoglio, non ha fatto nulla per fermarli.

La cerchia ristretta di collaboratori ha spinto il riluttante Trump a pronunciare il discorso
del 7 gennaio 2022, azione concepita come un tentativo di compensare l’inerzia dimostrata dal presidente il giorno prima, quando ha aspettato ore prima di elaborare un discorso e pronunciarlo ai rivoltosi, nel quale li esortava a lasciare il Campidoglio

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